Giappone: qui i treni viaggiano con carburante a base di ramen

In Giappone alcuni treni turistici stanno viaggiando sfruttando come carburante il brodo avanzato dei ramen.

Giappone: qui i treni viaggiano con carburante a base di ramen

Non c’è niente da fare: in Giappone sono sempre un passo avanti. Mentre i giapponesi esultano per la vittoria ai Mondiali in Qatar contro la Germania (e senza neanche avere Holly e Benji nella rosa), ecco che intanto alcuni treni turistici stanno viaggiando con un carburante a base di ramen. Anzi: di brodo avanzato del ramen. Se non sono sostenibili e green loro, non so chi altro possa esserlo.

Giappone e i treni che vanno a ramen

treno in Giappone

Non sai cosa fare di tutto quel brodo avanzato dai ramen? Tranquillo: puoi trasformarlo in carburante per treni. O meglio: può farlo un’azienda giapponese che ha deciso di convertire tutto quel brodo del ramen che la gente non beve in carburante. Quest’ultimo, poi, viene usato per alimentare i treni di una linea ferroviaria panoramica giapponese, la Takachiho Amaterasu Railway di Kyushu.

Questa ferrovia, sita nella prefettura di Miyazaki, vanta treni con due vagoni scoperti, a cielo aperto: il convoglio percorre un tratto molto scenografico dell’ex percorso della ferrovia Takachiho, tratta molto gettonata dai turisti. Ma cosa c’entra il ramen in tutto ciò?

Beh, qui entra in gioco Masumi Nishida, il presidente della Nishida Logistics, una compagnia che si occupa di spedizioni e che ha sede nella prefettura di Fukuoka. Una decina di anni fa Nishida stava parlando con uno dei suoi clienti, il proprietario di un ristorante specializzato nella preparazione di ramen tonkotsu, quello fatto con brodo di maiale. Il ristoratore si stava lamentando con Nishida dei prezzi relativa alla ditta di smaltimento che era costretto a pagare per buttare il brodo del ramen avanzato dai clienti.

Non tutti, infatti, finiscono il brodo sino all’ultima goccia, molto finisce col rimanere nei piatti. Ma questo brodo non può essere gettato nel bagno ed ecco che il ristoratore era obbligato a pagare una ditta per smaltirlo correttamente.

Così Nishida, folgorato da questa vicenda, cominciò a pensare se non potesse esistere un modo per riutilizzare questo brodo, magari trasformandolo in biodiesel. Da lì è partito tutto: la Nishida Logistics ha installato delle attrezzature nel ristorante in questione. Il brodo avanzato veniva così recuperato in modo da separarne il contenuto dallo strutto. A questo punto poteva essere riciclato per produrre carburante biodiesel.

In realtà il carburante derivato dal ramen viene miscelato insieme al biodiesel ricavato riciclando l’olio esausto utilizzato per la tempura, altra iniziativa ecologica introdotta dalla Nishida Logistics.

Così adesso, questo biodiesel su base alimentare, fa viaggiare circa la metà della flotta dell’azienda, composta da 170 camion. Ma non solo: avendo parecchio biodiesel, la Nishida Logistics ha iniziato a vendere l’eccedenza ad altre società. E fra di esse spicca proprio la ferrovia Takachiho Amaterasu.

Da agosto la ferrovia è diventata cliente dell’azienda: il suo treno capace di trasportare gruppi di massimo 60 passeggeri per un viaggio di andata e ritorno di 30 minuti è ora alimentato da questo mix di brodo di ramen e tempura. Nessun problema tecnico è stato finora segnalato, anzi: il nuovo biodiesel alimentare produce meno fumo, permettendo ai passeggeri di godersi meglio la gita. E qualcuno vocifera che lo scarico talvolta abbia un delizioso odorino di riso fritto o di ramen.