Giappone, stato di emergenza prolungato: ristoranti e bar spinti a chiudere alle 20

Il Giappone ha deciso di prolungare lo stato di emergenza. Niente lockdown, ma ristoranti e bar sono caldamente invitati a chiudere alle 20 (con incentivi per il fatturato perso).

Giappone, stato di emergenza prolungato: ristoranti e bar spinti a chiudere alle 20

Facciamo un salto in Giappone perché qui il Governo ha deciso di prolungare lo stato di emergenza. Non ci sarà un lockdown vero e proprio, ma fra le restrizioni ecco che ristoranti e bar verranno invitati a chiudere alle 20 (ma con incentivi per ripagare la perdita di fatturato).

Il Governo ha stabilito che lo stato di emergenza nelle città di Tokyo e Osaka dovrà continuare fino al 31 maggio. Yasutoshi Nishimura, il responsabile della lotto contro il Coronavirus, insieme alla commissione medica ha spiegato che tali provvedimenti, oltre a interessare Tokyo e Osaka, verranno estesi anche alle prefetture di Aichi, Kyoto e Fukuoka, nel Giappone occidentale.

Tutto inizierà mercoledì prossimo, quando sarebbero dovute finire le restrizioni sociali in vigore al momento in sei prefetture. Nishimura ha spiegato che la situazione attuale degli ospedali di Osaka è critica, mentre Tokyo potrebbe seguirla nelle prossime due settimane. È fondamentale riuscire a ridurre il tasso di contagio causato dalle varianti.

Queste le misure che saranno messe in atto:

  • spingere di più lo smart working nei posti di lavoro
  • ridurre gli spostamenti
  • ristoranti e bar verranno invitati a chiudere alle 20, ma con l’erogazione di incentivi per coprire il calo di fatturato (si parla di arrivare fino a 60mila yen al giorno, pari a circa 450 euro)
  • i grandi centri commerciali saranno chiusi
  • gli eventi sportivi potranno avere al massimo 5.000 spettatori