Gorgonzola: “difendiamolo dai dazi Usa”, Novara scrive al governo

L'iniziativa dell'amministrazione Trump, secondo la Provincia di Novara, potrebbe determinare un calo delle esportazioni che, nel caso del gorgonzola, sarebbe pari al quaranta per cento.

Gorgonzola: “difendiamolo dai dazi Usa”, Novara scrive al governo

Il problema dei dazi Usa, che minaccia di causare problemi a molte delle eccellenze alimentari italiane sul piano dell’esportazione, continua a far parlare di sé: questa volta a denunciare la questione è la Provincia di Novara, che ha deciso di interpellare ufficialmente il governo chiedendogli di difendere il gorgonzola.

Il Presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e i consiglieri delegati al Marketing territoriale Ivan De Grandis e alle Politiche agricole Maurizio Nieli hanno infatti inviato una lettera indirizzata al Presidente Giuseppe Conte e ai ministri alle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, esprimendo la loro “viva preoccupazione” rispetto alla questione dei dazi Usa che verranno introdotti sui prodotti del mercato agroalimentare italiano. Tra questi rientrerebbe anche il gorgonzola, che le autorità locali chiedono di preservare e tutelare.

“Il problema che si profila rappresenta un fatto gravissimo per l’economia locale”, scrivono le autorità provinciali, “dal momento che andrebbe a colpire in modo pesante l’intera produzione della nostra provincia, che rappresenta circa il cinquanta per cento a livello nazionale”. “Il nostro formaggio è particolarmente apprezzato in tutto il mondo”, proseguono nella lettera, “va considerato che gli stessi Stati Uniti, secondo recenti dati, ne assorbono circa 37 mila forme ogni anno”, e “l’iniziativa dell’amministrazione Trump potrebbe determinare un calo delle esportazioni che, nel caso del nostro formaggio, sarebbe pari al quaranta per cento, e che potrebbe esporre l’intera filiera a un pericoloso effetto domino”.

“A tutela del nostro territorio – concludono le autorità – ci aspettiamo dunque dal Governo decise azioni per contrastare al più presto questa eventualità facendo sì che venga rivista la black list stilata dal Dipartimento del Commercio statunitense”.

[Fonte: Ticino Notizie]