Granchio blu: il governo ha stanziato 2,9 milioni per contrastare la diffusione

Il governo ha stanziato 2,9 milioni di euro per contrastare la diffusione del granchio blu, che minaccia le produzioni di vongole e cozze.

Granchio blu: il governo ha stanziato 2,9 milioni per contrastare la diffusione

Il granchio blu è l’emergenza all’ordine del giorno – e a buon motivo, a dire il vero: gli ultimi rapporti provenienti dalla dorsale adriatica, dove la specie in questione fece il suo primo ingresso intorno agli anno ’80 grazie alle acque di zavorre delle navi provenienti dall’Atlantico, raccontano di tagli del 50% sulle produzioni degli allevamenti di vongole, cozze e ostriche. È bene notare, infatti, che proprio nel corso degli ultimi anni le colonie locali si sono fatte particolarmente popolose e aggressive anche grazie all’assenza di un antagonista naturale: l’eccezione, in questo caso, sarebbe l’uomo – tant’è che una delle strade proposte per affrontare l’invasione è quella di permettere il prelievo per autodifesa e innescare così la nascita di una vera e propria filiera del granchio blu.

Granchio blu: il piano del governo per affrontare il predatore alieno

granchio blu

La disperazione dell’industria adriatica dell’allevamento di vongole non è stata ignorata: le autorità governative hanno di fatto appena stanziato 2,9 milioni di euro con l’obiettivo di contrastare la diffusione del granchio blu. Tra le aree più affette dell’esplosione demografica della specie, che diversi esperti fanno risalire alle conseguenze del cambiamento climatico, c’è naturalmente il Delta del Po: nella giornata di ieri, domenica 6 agosto, il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ha visitato gli allevamenti del posto e dichiarato che il governo avrebbe presto approvato il finanziamento di emergenza.

Granchio blu, il predatore alieno della laguna di Venezia sulle tavole degli stellati Granchio blu, il predatore alieno della laguna di Venezia sulle tavole degli stellati

Stando a quanto lasciato trapelare, le risorse economiche sopracitate saranno devolute alle cooperative di pesca e agli acquacoltori delle imprese e degli allevamenti che costellano la fascia adriatica, tuttora impegnati in una campagna di cattura su larga scala che ha l’obiettivo di “tamponare” i numeri della popolazione di granchio blu.

Numeri che, di fatto, lasciano intendere per quale motivo le autorità locali stiano parlando di “invasione”: Emanuele Rossetti, responsabile qualità del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, ha dichiarato che ogni giorno vengono catturate fino a 12 tonnellate metriche di esemplari di granchio blu, con la popolazione complessiva che tuttavia viene a malapena intaccata da tali prelievi.

La situazione, in altre parole, è decisamente delicata: l’invasione e i numeri del granchio blu potrebbero essere analizzati come sintomi inequivocabili di un mondo stravolto dalla velocità e dall’autorità dei cambiamenti climatici. La strada per il futuro pare ancora incerta: al di là dei danni economici agli allevamenti e alle colture, la strada attualmente più gettonata è quella già citata di istituire una vera e propria filiera che si componga di massicci impianti di cattura accompagnati da una campagna di promozione che possa pubblicizzarne il consumo.