Grano: cancellata la vendita del primo carico dell’Ucraina, la nave era troppo in ritardo

Purtroppo è stata cancellata la vendita del primo carico di grano dopo lo sblocco dei porti dell'Ucraina: la nave è arrivata troppo in ritardo e il compratore si è rivolto a un altro fornitore.

Grano: cancellata la vendita del primo carico dell’Ucraina, la nave era troppo in ritardo

Purtroppo non è andato molto bene il trasporto del primo carico di grano dall’Ucraina dopo lo sblocco dei porti: la nave cargo è arrivata troppo in ritardo nel porto di destinazione e il compratore ha deciso di cancellare la vendita, acquistando il grano da un altro fornitore.

A dare la notizia è stata l’ambasciata ucraina in Libano, porto di destinazione di questa prima nave. Secondo quanto riferito da France Presse, il mercantile Razoni, che batteva bandiera della Sierra Leone, ha lasciato il porto ucraino di Odessa il 1 agosto: trasportava 26mila tonnellate di mais. L’arrivo previso in Libano era per domenica sera. Tuttavia visto che il ritardo della consegna originaria era di cinque mesi, ecco che acquirente e mittente hanno deciso di annullare l’ordine.

mais

Così il Razoni è rimasto fermo nel porto di Mersin, nel sud della Turchia, alla ricerca di un nuovo acquirente. E pensare che i controlli previsti dall’accordo raggiunto fra Ucraina e Russia, grazie alla mediazione della Turchia, controlli eseguiti a Istanbul, non avevano dato nessun problema.

Finora, da che la situazione si è un minimo sbloccata, ecco che dieci navi sono riuscite a partire dall’Ucraina trasportando 322mila tonnellate di cereali, soia e olio di girasole. Altre due navi, invece, hanno avuto il permesso di entrare nel Mar Nero pronte a essere caricate in Ucraina. In tutto ciò la Razoni, la prima nave a uscire dal porto di Odessa lo scorso 1 agosto, rimane ancora nel suo limbo, con tutto il suo carico di grano.

Attualmente la Razoni sta aspettando ordini al porto di Mersin, il che desta qualche ombra sull’intera vicenda.