Grano, il corridoio sul Mar Nero torna a funzionare: dall’Ucraina sono partite sei navi

Dopo il rientro della Russia nel cosiddetto accordo sul grano il funzionamento del corridoio sul Mar Nero è stato normalizzato.

Grano, il corridoio sul Mar Nero torna a funzionare: dall’Ucraina sono partite sei navi

Tutto regolare? Beh, più o meno – ma sforziamoci di vedere il bicchiere mezzo pieno, coraggio. Dopo che la Russia ha finalmente deciso di rientrare con effetto immediato nel cosiddetto patto sul grano, che nel corso degli ultimi mesi ha permesso all’Ucraina di ripristinare il proprio flusso in export di grano e altre derrate alimentari attraverso le acque del Mar Nero, il funzionamento del corridoio umanitario è stato completamente normalizzato. La conferma è arrivata direttamente dalle parole del ministro della Difesa turco, Hulusi Akar; che ha anche annunciato la partenza di sei nuove navi cargo dai porti del cosiddetto Granaio d’Europa.

grano duro

“Abbiamo ricevuto garanzie scritte dall’Ucraina e le abbiamo consegnate al ministro della Difesa russo Sergej Shoigu” ha poi aggiunto Akar durante un’intervento alla televisione turca. “l lavoro del corridoio marittimo è completamente normalizzato. Il suo funzionamento continua, è una missione umanitaria”. Il ripristino del canale attraverso il Mar Nero ha naturalmente attirato anche lo sguardo delle Nazioni Unite, con il segretario generale Antonio Guterres che ha voluto ringraziare il presidente turco Erdogan e il governo per il loro “contributo fondamentale”.

“Ora che l’Iniziativa è pienamente ripresa invito tutte le parti a concentrare gli sforzi per il suo rinnovo e piena attuazione, e in secondo luogo a rimuovere gli ostacoli rimanenti alle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi“, ha continuato Guterres dicendosi “pienamente impegnato, insieme all’intero sistema Onu, per il raggiungimento di entrambi questi obiettivi essenziali”.