Green pass, due violazioni su tre sono in ristoranti e bar

Il 64% di tutte le violazioni della normativa sul Green pass, circa due su tre, sono state riscontrare in bar e ristoranti.

Green pass, due violazioni su tre sono in ristoranti e bar

Il peso della ristorazione: due violazioni su tre alla normativa Green Pass sono state riscontrate in bar, ristoranti e locali affini. Tra mancati controlli e false certificazioni, tra sanzioni a clienti, a gestori o a entrambi, quello dei locali pubblici dove si mangia e beve sembra il settore più pericoloso e insofferente alle limitazioni anti Covid-19. Ma è davvero così? Vediamo i dati nel dettaglio, così come forniti dai Carabinieri Nos. I quali, da quando è stato introdotto l’obbligo di Green Pass per entrare in determinati locali e usufruire di certi servizi (5 agosto), che poi dal 15 ottobre è stato esteso anche all’ingresso sui luoghi di lavoro, hanno ispezionato più di 12.000 posti.

La prima notizia è tutto sommato buona: su tale numero di controlli sono state trovate 778 violazioni, meno del 6,5%: vuol dire che tutto sommato, salvo qualche sotterfugio temporaneo e al di là dei casi di aperta ribellione, in Italia le regole si rispettano. La cattiva notizia è, come si diceva, che la ristorazione sta in prima fila: su 778 sanzioni, 497 sono state effettuate in strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar; tra queste 93 relative al mancato controllo-possesso del green pass da parte de gestori. È quasi il 64%, due su tre: 108 violazioni (il 14%) sono state contestate in sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, 91 (12%) in palestre e piscine, 57 (7%) in servizi di estetica e centri massaggio.

Green Pass

 

C’è anche da dire però che le attività di ristorazione sono numericamente prevalenti rispetto alle altre categorie, e si immagina anche numericamente preponderanti tra quelle in cui vengono effettuati i controlli: per una serie di motivi, anche giusti, tra i quali spicca il fatto che stiamo parlando di un’attività – mangiare e bere – che non si può effettuare tenendo su la mascherina.

I Nas specificano poi che sulle 778 violazioni all’obbligo di green pass, 428 sono state contestate ai datori di lavoro e ai titolari di attività, 350 a clienti e utenti, 68 a dipendenti privi di certificato verde. Non solo Green pass però: i Carabinieri hanno anche controllato la corretta applicazione delle misure anti pandemia: operazioni di sanificazione, uso delle mascherine, informazioni a utenti e dipendenti sulle norme di comportamento e di distanziamento. Sono state elevate 430 sanzioni e chiuse temporaneamente, da 1 a 5 giorni, 25 attività.