Green Pass, Ferrara: bar appende cartello dove rifiuta di verificarlo, multato

A Ferrara un bar ha appeso un cartello nel quale annunciava che non avrebbe verificato il Green Pass. Risultato? È stato multato.

Green Pass, Ferrara: bar appende cartello dove rifiuta di verificarlo, multato

Continuano in Emilia-Romagna i controlli relativi alla certificazione verde. Dopo aver sanzionato alcuni ristoranti perché c’erano clienti e cuochi sprovvisti di Green Pass, ecco che a Ferrara un bar è stato multato dopo aver appeso un cartello in cui annunciava che si rifiutava di verificare il Green Pass.

Il bar in questione è Capricci senza glutine (il nome è stato riportato anche da Il Resto del Carlino). I due titolari del locale, marito e moglie (lei proprietaria e lui collaboratore) avevano appeso un cartello sulla vetrina del bar nel quale dichiaravano che non avrebbero controllato il Green Pass ai clienti.

Tuttavia la polizia è venuta a conoscenza di quel cartello che recitava “Qui è sospeso per tutti il controllo del Green Pass” ed ecco che una pattuglia due giorni fa ha deciso di entrare per effettuare le verifiche del caso.

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Entrati nel bar in via Beethoven, gli agenti hanno notato che all’interno del locale erano sedute due persone che facevano colazione. I clienti avevano entrambi il Green Pass, ma avevano anche ammesso che il certificato non era stato controllato dal personale del bar quando si erano seduti al tavolo.

Così gli agenti hanno provveduto a controllare e identificare il titolare, Susanna Pirani e il collaboratore, suo marito Luca Borghi. I due hanno spiegato che rispettavano tutte le altre normative anti Coronavirus, quindi uso delle mascherine e distanziamento, ma che non stavano controllando il Green Pass in quanto stavano aspettando una risposta del garante della privacy relativamente al fatto che, a livello europeo, la certificazione verde era stata creata solamente per agevolare i viaggi.

Questa motivazione non ha però convinto gli agenti della volante che hanno provveduto a far scattare la multa: 400 euro di sanzione. Già qualche giorno fa Borghi aveva spiegato a Il Resto del Carlino la sua posizione.

I titolari avevano precisato di non essere no vax: il loro cartello non aveva nulla a che fare con i vaccini. Dentro al bar rispettano sempre il distanziamento e l’uso delle mascherine. Tuttavia ritengono che non sia compito loro dover controllare i clienti: le loro motivazioni hanno un fondamento legale in quanto hanno aderito al gruppo “Libera Coscienza” che riunisce attualmente 200 locali in tutta Italia.