Hanno venduto il Bordeaux di Hitler per più di duemila euro

St Emilion, 1934: sponda destra (c'erano dubbi?) della Dordogna. Il Bordeaux di Hitler poteva valere 7 mila euro, ma è stato venduto per poco più di 2 mila. Come mai?

Hanno venduto il Bordeaux di Hitler per più di duemila euro

No, attenzione – il Bordeaux di Hitler non è come il vino di Mussolini. Quest’ultimo, tanto per cominciare, è italiano (italianissimo: autarchico, addirittura); e altro non era che un vino con un’etichetta raffigurante il Duce. Il secondo è il Bordeaux di Hitler, nel senso che proprio gli apparteneva.

Siamo nel Maryland, terra a stelle e strisce, persso la casa d’aste Alexander Historical Auctions. Il padrone di casa, tale Bill Panagopulos, ha descritto il vino in oggetto come “incredibilmente raro” e undrinkable, ossia “imbevibile”. Il significato sta nelle sfumature, per carità, ma forse trattasi di una parola un poco sfortunata se l’intento era quello di fare cassa. Eppure…

La storia del Bordeaux del Führer

bordeaux hitler

Sull’etichetta si legge St Emilion, 1934. Sponda destra della Dordogna, che d’altronde le coincidenze non esistono. Il vino è stato battuto all’asta per un totale di 2500 dollari, stando a quanto lasciato trapelare dalla AHA. Non male, dite voi? Insomma: in realtà è una domma notevolmente inferiore alla stima di vendita di cinque – settemila dollari stabilita dalla casa d’aste. Ma come mai?

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Il Berghof era la residenza privata di Adolf Hitler nell’Obersalzberg delle Alpi Salisburghesi vicino a Berchtesgaden, in Baviera, a una ventina di chilometri da Salisburgo. Fu costruita negli anni ’20, e durante il Terzo Reich il sito sito fu ampliato con vari edifici, tra cui altre residenze per i leader nazisti, rifugi antiaerei e un grande bunker.

Il complesso fu in gran parte distrutto nell’aprile del 1945, quando le forze alleate lanciarono un devastante bombardamento nell’area limitrofa. Metaforicamente parlando l’esercito a stelle e strisce ha sparso il sale sulle rovine: si voleva evitare che diventasse un luogo di pellegrinaggio. Ecco: il Bordeaux di Hitler era tenuto proprio qui. Processo di maturazione un po’ rocambolesco. E poi?

E poi, sapete, c’è quella questione che appartenesse a un certo Adolf Hitler. Panagopulos non ha torto, il vino è “imbevibile”: il tappo è danneggiato, e questo lo rende meno attraente ai veri collezionisti. Sulla piazza, in altre parole, potrebbero esserci coloro che cercano cimeli del Führer per nostalgia o peggio. Come spesso accade, il prezzo è stato influenzato dalla reputazione. Solo, al contrario.