Il Buonappetito – Al franchising dei caldarrostai le castagne costano 5 euro

Il caro caldarroste avanza inarrestabile. Ormai per un sacchetto di castagne abbrustolite non si spendono meno di 5 euro. Ma il peggio è che si trovano caldarroste tutte uguali, giganti e con taglio perfetto al centro, come se esistesse un franchising dei caldarrostai

Il Buonappetito – Al franchising dei caldarrostai le castagne costano 5 euro

Ho sempre avuto un buon rapporto con le caldarroste. Fanno parte di quelle cose che mangio un paio di volte l’anno, ma con affetto: arriva l’autunno, il primo freddo (quando ancora a ottobre faceva freddo).

Poi la castagna è bella: sa di bosco, di natura, dell’Italia rurale.

Andavo –e tutt’ora vado, ogni tanto– a prenderle le castagne. La castagna è umile e popolare: la trovi sempre, non come il mimetico porcino o il sotterraneo tartufo. Fai due passi tra le foglie, cadi un paio di volte, ti pungi coi ricci, ma poi vai a casa –o meglio in uno spazio aperto, per cuocere sul fuoco vero–, tiri fuori la padella di ferro bucata e arrugginita che sfoderi una volta l’anno e le mangi belle calde, bruciacchiate, avvolte nel tepore del panno.

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Invece ho sempre avuto un cattivo rapporto con i caldarrostai.

Cioè: l’idea di comprare le caldarroste per strada mi piace. Il sabato pomeriggio passeggi, sgranocchi. E poi hai la sensazione di un pezzo di campagna in mezzo alla città.

Però.

Però la cosa di cuocerle dentro un bidone di petrolio non mi ha mai molto rassicurato. Però un cartoccio ai tempi delle lire costava la cinquemila e ora la cinque euro, che mi sembra una roba assurda per un cono di giornale con dentro due etti del cibo più povero che c’è.

In più, da qualche anno a questa parte, i caldarrostai si sono trasformati in una sorta di franchising e vendono queste castagne enormi, tutte identiche, tutte col taglio sulla pancia eseguito alla perfezione, castagne che in natura non si sono mai viste, ché non evocano nessun bosco perché se in un bosco vedi una castagna grossa così pensi di aver sbagliato strada ed essere arrivato a Chernobyl.

Sono castagne steroidee, sembrano passate da una trasmissione tipo “Pimp My Chestnut”.

A sto punto con i cinque euro di un cartoccio di Castagnoni Venuti dall’Iperspazio mi compro due marron glacée: sto leggero e me la godo assai di più.