Il Regno Unito sta lottando contro un’epidemia di E. coli mortale

Da non sottovalutare l'epidemia mortale di E. coli che sta imperversando per il Regno Unito. I responsabili? Forse cinque prodotti caseari, ma si sta ancora indagando

Il Regno Unito sta lottando contro un’epidemia di E. coli mortale

Il Regno Unito sta affrontando un grave problema. Si tratta di un’epidemia di Escherichia coli che sta imperversando per la nazione e che ha già causato una vittima. La colpa di questa epidemia pare che sia da imputarsi a diversi formaggi, ma le indagini sono ancora in corso.

Attenzione all’epidemia di E. coli nel Regno Unito

escherichia coli

In realtà questa epidemia va avanti da questa estate. Si parla sempre di Covid, qualche volta ci si ricorda dell’influenza aviaria o della peste suina, ma ci sono altri patogeni che imperversano per il mondo. Lo sa bene la Gran Bretagna che dal luglio 2023 ha confermato (anche grazie alla UK Health Security Agency) la presenza di 30 casi di E. coli produttori di shigatossina (Stec).

Sono state infettate persone di tutte le età, dai 7 agli 81 anni. E  uno scozzese è morto a seguito di questa infezione. La causa? Forse dei formaggi. Proprio da pochissimo la Food Standards Agency (FSA) ha annunciato il ritiro di quattro diversi formaggi prodotti dal casaro Mrs Kirkham’s Lancashire Cheese, sempre a causa della possibile contaminazione da E. coli. E questo solo la viglia di Natale, perché poi il 27 dicembre hanno aggiunto un quinto formaggio ritirato.

L’UKHSA ha riferito che intanto le indagini epidemiologiche del caso stanno continuando, anche perché bisogna capire se ci siano collegamenti comuni fra i casi registrati e l’eventuale consumo di questi formaggi ritirati dal commercio.

Versilia, Escherichia coli nelle arselle, l’allerta dell’Asl Versilia, Escherichia coli nelle arselle, l’allerta dell’Asl

Per ora le indagini epidemiologiche hanno effettivamente trovato dei collegamenti fra alcuni dei casi e i formaggi non pastorizzati prodotti dall’azienda inglese. I formaggi interessati dal richiamo sono:

  • Mrs Kirkham’s Mild and Creamy Lancashire
  • Mrs Kirkham’s Tasty Lancashire
  • Mrs Kirkham’s Mature Lancashire
  • Mrs Kirkham’s Smoked Lancashire
  • No 1 Waitrose and Partners Farmhouse Kirkham’s Lancashire cheese

L’azienda produttrice di questi formaggi, tramite una dichiarazione ufficiale pubblicata sul suo sito web, ha riferito di aver preso la difficile decisione di ritirare tutti i prodotti venduti fra il 1 ottobre e la vigilia di Natale come misura precauzionale, sospendendo nel frattempo anche tutti gli ordini fino a che le indagini non saranno terminate.

Nella nota si legge che, anche se nel momento in cui la dichiarazione è stata scritta non erano stati effettuati dalla FSA dei test sui loro prodotti per confermare eventuali rischi, ecco che hanno ritenuto loro dovere richiamare i loro prodotti. Ovviamente stanno lavorando insieme ai funzionari locali e alla FSA per venire a capo della situazione.

Intanto Tina Potter della FSA ha spiegato che sono purtroppo consapevoli del fatto che il prodotto ritirato potrebbe essere più diffuso di quanto non si pensi. Infatti era presente in un cesto regalo di Natale, dunque potrebbero essere parecchi i consumatori ad averlo acquistato o ricevuto in regalo.

Ma quali sintomi causano gli E. coli produttori di shigatossine? Si tratta di sintomi da intossicazione alimentare più severi del solito:

  • forte dolore addominale
  • nausea
  • vomito
  • diarrea grave, spesso emorragica
  • sindrome emolitica uremica
  • insufficienza renale
  • morte

Fra le persone vittime di questa epidemia c’è anche una 17enne inglese, infettata dall’Escherichia coli in un mercatino di Natale. Antonia, questo il suo nome , attualmente si trova ricoverata da due settimane nel reparto di terapia intensiva a causa, probabilmente, di un’infezione causata dal ceppo batterico E. coli 0157.A Stec-Hus.

In queste due settimane Antonia ha subito parecchie operazioni chirurgiche, fra cui anche l’asportazione di parte dell’intestino. Inoltre ha sviluppato la sindrome emolitico uremica con insufficienza renale tale da essere ora costretta a essere sottoposta a dialisi. Dopo parecchi interventi, dialisi, una trasfusione di sangue e il trasferimento in un altro ospedale, ecco che Antonia ha ricevuto un permesso speciale per poter festeggiare il Natale a casa, ma già a Santo Stefano è dovuta di nuovo tornare in ospedale per una seduta di dialisi.