In Versilia 50 centesimi per assaggiare un gelato: “ci hanno costretti”

Per i due titolari della gelateria, in troppi si approfittavano dell'assaggio gratuito, e hanno pensato di iniziare a farlo pagare.

In Versilia 50 centesimi per assaggiare un gelato: “ci hanno costretti”

Una gelateria di Forte dei Marmi, “La Chicca”, è balzata agli onori delle cronache recenti per una sua peculiare politica sui prezzi, ma non per le cicliche polemiche estive sui “conti pazzi”, dai caffè a 15 euro al servizio di divisione di un panino.

Federica Fortini e il marito Massimiliano Amaducci, titolari del locale versiliano si sono inventati l’assaggio a pagamento, una palettina per provare una specialità particolare a 50 centesimi: iniziativa che, come prevedibile, ha suscitato diverse reazioni indignate e a cui i due artigiani sostengono di essere stati costretti.

50 centesimi per assaggiare il gelato

gelato artigianale cover

Ammettiamo che noi, la questione, la capiamo bene: girando almeno tre o quattro gelaterie al giorno per redigere la nostra classifica, qualche palettina di assaggio extra può essere di grande aiuto per approfondire la mano del gelataio, sperimentare qualche referenza più ardita o tararsi sui gusti classici, ma evidentemente c’è chi se ne approfitta.

L’idea risale in realtà all’estate scorsa, quando sulla vetrina de “La Chicca” apparve per la prima volta il cartello “you pay € 0,50 cents to taste the ice cream”, “si pagano 50 centesimi per assaggiare il gelato”, ora una recensione negativa Google ha costretto i due ad eliminarlo, ma il problema resta.

La Coca Cola a 17 euro, i 25 euro di conto in più: non vi ha già annoiato l’estate degli scontrini? La Coca Cola a 17 euro, i 25 euro di conto in più: non vi ha già annoiato l’estate degli scontrini?

“Lo avevamo messo la scorsa estate -spiega Fortini raggiunta da Il Gusto- e ora abbiamo dovuto levarlo per forza dopo una recensione negativa su Google di qualche giorno fa. Si definiva ‘barbonata’ ciò che invece voleva solo essere un messaggio rivolto a chi spesso se ne approfitta e chiede di assaggiare non uno, ma diversi gusti in maniera anche maleducata, con un tono di pretesa, come se fosse un obbligo. A chi lo fa, d’ora in poi diremo che si può provare solo un gusto”.

Il fatto che il cartello fosse in inglese lasciava presagire che questa brutta abitudine appartenesse per la maggior parte ai turisti stranieri che affollano il Forte in alta stagione: “il fatto è che soprattutto gli stranieri, arabi in testa, ma anche americani o francesi, pretendono di assaggiare un po’ tutto, anche gusti classici. E alla fine per noi sono costi, non c’è ritorno”.

Gelato artigianale: il sovrapprezzo su certi gusti ha senso, e alcuni gelatieri lo stanno (già) applicando Gelato artigianale: il sovrapprezzo su certi gusti ha senso, e alcuni gelatieri lo stanno (già) applicando

Non solo, in momenti di forte affluenza, anche il servizio subisce rallentamenti: “per il rispetto non solo per noi che lavoriamo dietro il bancone ma soprattutto per chi viene dopo e aspetta molto più tempo. Ma ripeto non abbiamo problemi a far provare a tutti se però la richiesta è educata e non si chiede di assaggiare alla fine quasi un gelato intero gratuitamente”.

Insomma, al netto di polemiche e recensioni Google, questa degli assaggi a pagamento è una questione che si può risolvere con educazione e buon senso.