Influenza aviaria, l’UK introduce nuove regole per le galline domestiche

Il Regno Unito sta per introdurre nuove regole per combattere l'influenza aviaria che coinvolgeranno anche le galline domestiche.

Influenza aviaria, l’UK introduce nuove regole per le galline domestiche

Per contrastare la diffusione dell’influenza aviaria il Regno Unito sta valutando una nuova serie di regole che andrebbero a coinvolgere anche i proprietari di galline domestiche. Le norme attualmente in vigore prevedono che coloro che possiedono 50 o più capi – allevatori naturalmente compresi – siano obbligati a registrare il proprio gregge presso gli enti governativi; mentre le persone che si limitano a tenere qualche pennuto per assicurarsi una scorta di uova non sono tenuti a farlo. Le nuove regole andrebbero a modificare proprio questo aspetto, obbligando anche questi ultimi a comunicare e aggiornare le informazioni circa il loro “gregge” su base annuale.

Influenza aviaria: le nuove norme per le galline domestiche

influenza aviaria

Tali informazioni comprenderebbero i dettagli di contatto personali, il luogo in cui sono tenuti i pennuti, il loro numero ed eventuali dettagli circa la loro specie. È bene notare che le norme non riguardano – almeno nella loro versione corrente – i proprietari di altri uccelli domestici o da compagnia, come i pappagalli, purché questi siano tenuti all’interno dell’abitazione domestica e non la lascino mai se non per l’eventuale visita al veterinario. Discorso differente, invece, per chi possiede un uccello rapace: in questo caso il proprietario dovrà osservare le nuove norme proposte dalle autorità d’Oltremanica.

Influenza aviaria: perché l’epidemia più grave di sempre non ci preoccupa quanto dovrebbe? Influenza aviaria: perché l’epidemia più grave di sempre non ci preoccupa quanto dovrebbe?

L’obiettivo delle norme, come certamente avrete avuto modo di intuire, è quello di potenziare l’attuale rete di monitoraggio rendendola ancora più precisa e capillare, in modo tale da mappare eventuali nuovi focolai di influenza aviaria. La comunità scientifica ha da tempo individuato come vettore dell’infezione le migrazioni della fauna selvatica, che interagendo con quella domestica o da allevamento – o con il loro cibo o acqua – finisce per diffondere la malattia. Diversi Paesi europei, come la Francia e la Repubblica Ceca, hanno da tempo introdotto l’obbligo di tenere il pollame al chiuso proprio per minimizzare il rischio di interazione tra capi da allevamento e uccelli selvatici.

Il nuovo sistema di monitoraggio si rivelerebbe naturalmente utile anche per gli stessi proprietari, che riceverebbero aggiornamenti importanti dall’Agenzia per la salute degli animali e delle piante su eventuali focolai di influenza aviaria individuati localmente.

Influenza aviaria, avvenuto il salto di specie: sarà la prossima pandemia? Influenza aviaria, avvenuto il salto di specie: sarà la prossima pandemia?

“Queste proposte ci consentiranno di avere un quadro completo del numero e della posizione degli uccelli tenuti in Gran Bretagna” hanno commentato in una dichiarazione congiunta i capi veterinari di Inghilterra, Scozia e Galles. “Queste informazioni aiuteranno anche a informare le future valutazioni del rischio e a mantenere il nostro impegno a costruire la nostra ricerca sull’influenza aviaria”.