Isabella Potì e Floriano Pellegrino dei Bros’ aprono una trattoria

Isabella Potì e Floriano Pellegrino dei Bros’ aprono una trattoria

Lo avevano annunciato da tempo, e finalmente Isabella Potì e Floriano Pellegrino, giovane coppia di chef a capo del Ristorante Bros’ di Lecce, hanno aperto la loro trattoria alle porte di Scorrano, paese di origine dei due chef nella campagna salentina, a circa 20 chilometri da Lecce.

Aperta ufficialmente il 15 maggio, la nuova trattoria dei vulcanici stellati pugliesi ha una cinquantina di coperti e – secondo ciò che aveva già dichiarato Floriano Pellegrino tempo fa – un menu del territorio, con materie prime stagionali e ricette salentine. Un posto dove spendere non più di cinquanta euro a testa, come avevano promesso, dove la cucina locale verrà contaminata dalle diverse provenienze di uno staff multietnico, a partire dallo chef giapponese e dal sous chef argentino. “Roots è una trattoria autarchica nel cuore del Salento rurale”, raccontano i Bros’. “A capeggiare la brigata, formata da giovani under 30 provenienti da ogni parte del mondo, Yuta Bise, Head Chef giapponese con accanto il Sous chef argentino Juan Patricio Campbell, e Caterina, mamma di Floriano, mentore e guida”. Nessun menu prestabilito, le proposte varieranno ogni giorno in base alla disponibilità di materie prime dell’orto e dei piccoli produttori locali. Si prediligerà la cottura al forno a legna e, afferma Floriano, “sarà come essere a casa: gli  ospiti suoneranno al campanello e i nostri ragazzi verranno ad aprirvi, proprio come si fa con gli amici”.

“Sarà come mangiare il giorno della festa di Santa Domenica – proseguono – ci saranno gli amaretti e la pitta di ricotta cotta in forno: vogliamo riportare ognuno di voi a rivivere l’ospitalità che solo le donne del sud sanno rievocare”.

C’è poco da aggiungere: Isabella Potì e Floriano Pellegrino, se anche possono non essere simpatici a tutti, sanno far parlare di sé, tra copertine patinate, sponsorizzazioni di prodotti mainstream e risposte alle critiche senza peli sulla lingua. Ma, alla fine, restano i cuochi che hanno contribuito a portare i riflettori dell’alta ristorazione al Sud Italia, e di questo gliene va dato atto. Così come del fatto di essere dei bravi imprenditori: siamo pronti a scommettere che il loro Roots sarà uno dei locali più “in” della gastronomia estiva salentina.