Jamie Oliver: chiudere la sua catena italiana e licenziare 1.000 persone è stato “un piccolo inconveniente”

A quanto pare per lo chef Jamie Oliver chiudere la sua catena italiana Jamie's e licenziare mille persone è stato solo un "piccolo inconveniente".

Jamie Oliver: chiudere la sua catena italiana e licenziare 1.000 persone è stato “un piccolo inconveniente”

Che simpaticone Jamie Oliver: a quanto pare per lo chef chiudere la sua catena di ristoranti italiana Jamie’s Italian (cioè, chiudere 22 locali) e licenziare mille persone è stato solo “un piccolo inconveniente”.

Se ricordate, Jamie’s Italian era fallito nel maggio 2019 (quindi manco per colpa della pandemia) a causa del fatto che i profitti erano crollati. Questo aveva voluto dire chiudere ben 22 punti vendita, licenziando circa mille dipendenti. Il tutto lasciando un debito di 83 milioni di sterline.

Jamie Oliver

Solo che, adesso, lo chef, parlando del crollo disastroso della sua famosa catena di ristoranti ha detto che sono cose che semplicemente accadono. Anzi: ha minimizzato il tutto sostenendo che sia stato solo un piccolo inconveniente, doloroso sì, ma adesso lui sta meglio dopo aver chiuso la catena. Di sicuro non possono dire altrettanto tutti i suoi dipendenti licenziati.

Il fatto è che lo chef è in procinto di aprire una nuova catena di ristoranti. Jamie’s Italian era stato aperto quando lui era molto giovane e inesperto, da allora ha imparato molto, si considera più vecchio e saggio. Chissà dunque quanto durerà la sua nuova catena di ristoranti, Pasta Dreams? Al momento tutto parte da sue spazi pop-up, uno a Londra e uno a Parigi, ma lo scopo è quello di riempire tutta Londra e altre città del Regno Unito al ritmo di due locali al mese.

Secondo lo chef, il problema non è stato riuscire a gestire tutti quei ristoranti, ma sono state altre le cause del fallimento fra cui il costo degli affitti, delle tasse e anche il declino delle strade principali che non hanno permesso ai clienti di raggiungerli.