Juventus Beer: il club bianconero entra nel mercato degli alcolici

La Juventus Beer è la prima incursione del club bianconero nel mercato degli alcolici: sarà messa in vendita da fine aprile.

Juventus Beer: il club bianconero entra nel mercato degli alcolici

Non è la prima birra che in qualche modo è legata al mondo del calcio – ricordiamo, giusto per pescare un esempio che abbiamo avuto modo di trattare di recente, la Bombeer dell’ex attaccante dell’Inter Bobo Vieri -, ma è il primo caso nel mondo dello sport di una birra che prende direttamente il nome da una squadra di club: ci stiamo riferendo alla Juventus Beer, che di fatto segna la prima incursione del club bianconero nel mercato delle bevande alcoliche. Poi chiaro, il legame che unisce il piacere di seguire la squadra del cuore, dal divano o direttamente allo stadio, con una bella birra ghiacciata in mano è ormai ben noto a tutti; e un prodotto del genere non potrà che renderlo ancora più saldo.

Un sorso di Juventus Beer

birra

Prima che vi sorga il dubbio – no, la bevanda non è bianconera. Stando a quanto lasciato trapelare comincerà a popolare gli scaffali dei punti vendita della grande distribuzione a partire dalla fine del mese di aprile, e di fatto si presenta come l’ultima trovata per portare nuove risorse alle casse societarie rafforzando, allo stesso tempo, il rapporto che unisce i tifosi alla squadra.

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Per affrontare il lancio sul mercato la Juventus si è affidata alla 25H Holding, una realtà fondata dall’imprenditore di Vigevano Moulay Driss El Faria; mentre la produzione in sé sarà di fatto affidata alla El Original, azienda nata nel 2019 che peraltro fa capo alla sopracitata 25H Holding e nota ai più per aver lanciato le cosiddette “bollicine colorate”, ossia spumanti rideclinati in quattro gradazioni di colore fluo. Lo ripetiamo, per chi si fosse perso la prima volta: no, la birra della Juventus non sarà in bianco e nero.

Dicevamo, birra e calcio: al di là della classica bottiglia che come abbiamo accennato accompagna ogni tifoso alla partita di turno, la storia è ricca di molti altri esempi – uno su tutti quello del Newcastle, squadra inglese che negli anni novanta aveva creato una vera e propria sovrapposizione tra il marchio di birra – poi passato sotto il gruppo Heineken – e il club stesso. I tifosi, nel frattempo, hanno accolto l’approdo della Juventus Beer con scherzi e battute: si immaginano di bere un sorso per “affogare i dispiaceri” o per “festeggiare le vittorie”, mentre i più cinici hanno immaginato nuovi scontri tra il club bianconero e la Uefa, che vede la sua competizione più prestigiosa – la Champions League – sponsorizzata da un noto marchio di birra olandese.