La cucina ha finito di sorprenderci? Le reazioni alla zuppa di muso di cinghiale di René Redzepi

Forse René Redzepi sperava di stupire i suoi fan con effetti speciali particolari grazie al grugno di cinghiale, ma la verità è che lo si cucina già da tempo da parecchie parti

La cucina ha finito di sorprenderci? Le reazioni alla zuppa di muso di cinghiale di René Redzepi

Dobbiamo ammettere che il settore della cucina fa sempre più difficoltà a sorprendere i commensali. Ormai abbiamo visto di tutto, la gente viaggia di più, su internet trovi qualsiasi cosa tu voglia… Quindi ecco che può capitare anche che René Redzepi posti un video con una zuppa di muso di cinghiale sperando di sorprendere i fan, ma che le cose non vadano come sperato. Questo perché diversi utenti gli hanno fatto notare che la zuppa con muso di cinghiale si mangia già da altre parti del mondo, da parecchio tempo e non è una novità. Per tacere, poi, delle diverse ricette con il grugno di maiale.

Quanto un muso di cinghiale in una zuppa non desta più stupore

René Redzepi

Si sa, René Redzepi ama stupire con i suoi piatti e ingredienti. Però questa volta qualcosa non ha funzionato. Onestamente, vedendo il video per la prima volta, non ho avuto una reazione tipo “Wow” quanto una reazione tipo “Aaargh”: visto che siamo in vista di Halloween effettivamente potrebbe essere una pietanza un po’ creepy degna della cena del 31 ottobre.

Il che suppongo non fosse l’intento di Redzepi che ha corredato il video con la didascalia che recita “Dalla cucina non siamo sicuri: zuppa di muso (di cinghiale). Riusciresti a mangiare il grugno?”. Lo chef lancia la sfida: chi ha il coraggio di mangiare il grugno del cinghiale?

Beh, in tanti a quanto pare. Anzi: in tanti hanno commentato spiegando che la zuppa di grugno di cinghiale non è proprio una novità e che l’avevano già mangiata in diversi posti. Per esempio, nella cucina asiatica è pratica comune mangiare il grugno affettato e fritto insieme ad aglio, zenzero, cipolle e peperoncini in quanto qui non si spreca nulla.

Ma non solo in Asia si mangia il grugno di cinghiale: un altro commento spiega che è un piatto tradizionale di Capodanno in Austria in quanto porta fortuna mangiarlo (praticamente è l’equivalente delle lenticchie porta soldi qui da noi).

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Ma troviamo il grugno di cinghiale (e anche quello di maiale) in tante altre tradizioni culinarie. Per esempio in quella napoletana. E se parliamo di grugno di maiale, ecco che anche nelle campagne di Pergola si era soliti cucinare alla griglia il grugno del maiale. In zone limitrofe è usato per preparare la coppa di maiale, mentre a Pergola lo si mangia direttamente alla griglia, motivo per cui gli abitanti di Pergola erano stati anche soprannominati “mangiamusetti”.

In modi simpatici gli utenti hanno fatto notare a Redzepi che l’effetto “Wow” per il grugno di cinghiale non c’era. Ci sono poi stati anche altri Commenti ironici in cui i fan hanno accettato la sfida:

  • Putting the nose in nose-to-tail”
  • “In the immortal words of Tony Soprano: You bless it, I’ll eat it”
  • “If it was made of chocolate”
  • “Could I eat it? who nose…”, qui con tanto di risposte “I nose..”, seguito da “Zlatan nose” e “don’t want to boar you with the details” che ormai i giochi di parole a tema naso e cinghiale si sprecano
  • “Does it smell you or do you smell it?”

C’è anche chi ha fatto qualche commento più animalista, del genere “Stop humilating animals”.

Questo il post di René Redzepi dove potete leggere tutti i commenti:

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