La geografia del gelato industriale in Europa sta cambiando?

Con i maggiori produttori europei in calo, nuovi paesi sono in forte crescita.

La geografia del gelato industriale in Europa sta cambiando?

Il mondo del gelato non è fatto solo di grandi maestri artigiani, ma di un comparto industriale che esprime in Unione Europea qualcosa come 3,4 miliardi di litri prodotti nel 2024, in crescita -seppur di un 2%- rispetto all’anno precedente.

Un settore in cui l’Italia si piazza saldamente nella top 5 sia in termini di produzione che di export, in un momento in cui gli equilibri stanno comunque rapidamente cambiando, con altri paesi in forte ascesa.

I numeri del gelato industriale in Europa

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Il più grande produttore di gelato industriale nel vecchio continente resta la Germania, con i suoi 607 milioni di litri nel 2024, seguita dalla Francia con 501 milioni di litri e con l’Italia a chiudere il podio con i suoi 492 milioni di litri. La top 5 si chiude con i 378 milioni di litri della Spagna e i 298 della Polonia.

E partendo proprio da quest’ultima che, guardando i numeri, si intuisce il profondo cambiamento in atto nella geografia del gelato industriale: la Polonia è l’unica nazione tra le 5 maggiori produttrici a registrare un aumento, e pure importante: +29%, mentre la Francia cede un 12%, l’Italia il 7%, la spagna scende di 6 punti percentuali e la Germania si mantiene costante perdendo solo un 1%.

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Ma guardando al resto della mappa, in Europa sono di più i paesi dove la produzione di gelato è in crescita rispetto a quelli in cui si registra un calo, e tutti con aumenti in doppia cifra: a trainare questa nouvelle vague del gelato industriale è il Belgio con +35%, seguito da Bulgaria (+19%) e Repubblica Ceca (+15%).

L’export al di fuori dell’Europa resta stabile con un aumento dell’1% rispetto al 2023, mentre aumenta decisamente l’importazione di gelato da nazioni extra-UE, dato che registra un +24%. A confermarsi come maggior esportatrice di gelato al di fuori dell’Unione Europea è la Francia, con 55,9 milioni di chili esportati nel 2024, più di un quinto (21%) dell’export totale dell’UE. A seguirla è l’Italia con 42,6 milioni di chili che rappresentano il 16% dell’export, Olanda (31,9 milioni di chili), Germania (28,2 milioni) e Belgio (27 milioni).

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Il gelato industriale in Italia gode ancora di ottima salute, come confermato dagli ultimi dati raccolti da IGI, Istituto del Gelato Italiano, in un’indagine del 2023 in cui sono riportati i dati del settore gelati di Unione Italiana Food che evidenziano come nel 2023 l’Italia abbia realizzato quasi 170mila tonnellate di gelato industriale, per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro e un consumo pro-capite di 2,14 chili.

Dati che Cosimo Finzi di Astra Ricerche ha commentato così: “Il settore è vivace e si prevede un aumento dei consumi nei prossimi anni, a differenza di altre categorie di prodotti. Credo che alcuni fattori saranno determinanti per sostenere la crescita: innanzitutto un racconto più forte e chiaro sulle caratteristiche positive del gelato. Dalla ricerca si evince infatti che permangono ancora falsi miti in merito agli aspetti salutistici e di qualità del prodotto industriale. Un effetto positivo sui consumi sarà provocato anche dall’ ulteriore innovazione in termini di gusti e formati per soddisfare la voglia di ‘nuovo’ del consumatore e la spinta verso la destagionalizzazione”.