Mercoledì 19 novembre 2025. Tutti gli chef italiani che puntano in alto hanno in mente questa data: è quella in cui verrà presentata la Guida Michelin 2026, al Teatro Regio di Parma.
La Guida Rossa torna dunque in Emilia Romagna, nella città dove era già stata di casa dal 2016 al 2018, seguita anche da Piacenza e dalla migrazione verso la Franciacorta, che ha ospitato la premiazione gastronomica più importante dell’anno per un po’, prima che tornasse a Modena, e poi di nuovo a Parma.
Un appuntamento – lo diciamo ogni anno – attesissimo dagli chef. C’è chi trema all’idea di non conservare la stella già conquistata, chi spera in un riconoscimento tanto desiderato. In questi giorni d’attesa, i rumors corrono tra i telefonini degli addetti ai lavori: chi saranno i nuovi stellati italiani? Ci sarà un nuovo tristellato? E tizio, riuscirà a prendere la seconda stella?
La Michelin, in queste ore, starà già mandando le convocazioni per il 19, e dunque qualcuno sa già che dovrà andare lì, con la sua giacca da chef, presumibilmente per essere premiato. O forse no?
Il ruolo delle stelle verdi Michelin per gli chef del nostro tempo

C’è stato un momento, nella storia della Guida Michelin, in cui ad ansia si è aggiunta ansia. Era il momento delle stelle verdi Michelin, quelle dedicate alla sostenibilità in cucina.
Da un lato, per gli chef e i ristoratori, la stellina verde era un nuovo traguardo da raggiungere. Un nuovo riconoscimento da appuntare alla giacca, peraltro in un mondo di consumatori che, tutto sommato, al tema della sostenibilità sembra guardare sempre di più, soprattutto quando si parla delle nuove generazioni.
Un bell’incentivo ad attivare pratiche che migliorassero l’ambiente di un’alta cucina che, spesso, di sostenibile non ha moltissimo, considerato che parliamo pur sempre di ristoranti in cui vengono cambiate decine di posate per ogni commensale, a ogni pasto (solo per fare un esempio). Eppure, siccome anche i passi piccoli sono importanti, ben venga un modo per dire al mondo che la sostenibilità in cucina serve, che non solo è utile (e di moda, diciamocelo), ma pure riconosciuta dalla guida delle guide.
E dunque giù chef che costruivano improvvisamente il loro orto, che parlavano sempre di più e sempre più spesso di stagionalità, di chilometro zero, di pesca etica e via dicendo.
L’altra faccia della medaglia, per qualche tempo, è stato il raddoppio dell’ansia degli chef in occasione della presentazione della Guida Michelin, quando si è scoperto che alcuni di loro erano sì stati invitati, ma mica per prendere l’ambitissima stella rossa, bensì quella verde. Amata sì, ma non quanto la sua gemella storica.
Il mistero delle stelle verdi Michelin 2026
Quest’anno, l’ansia addirittura è triplicata (e poveri chef, che già non ci dormono la notte). La premiazione della Guida Michelin 2026 ha infatti un grande mistero che l’attende: che sarà delle stelle verdi Michelin?
Ne abbiamo scritto per primi noi su queste pagine virtuali: qualcosa, nei riconoscimenti alla sostenibilità della Guida Rossa, sembra essere improvvisamente cambiato.
Non si sa bene cosa, perché spiegazioni – al momento – non ne sono state date, ma è indubbio che le stelle verdi non hanno più lo stesso peso nell’universo (web e app) della Guida Michelin. Scomparsa la pagina che le presenta, scomparsi i macaron green vicino a quelli rossi, resta solo un quote dedicato al tema della sostenibilità dei ristoranti che furono premiati.
Ce lo siamo chiesti anche noi, in mancanza di comunicazioni ufficiali: sarà stato solo un restyling del sito o della grafica, o in pentola bolle qualche novità in tema di stelle verdi e sostenibilità? Le stelle verdi Michelin, nel 2026, esisteranno ancora?
Lo scopriremo probabilmente il 19 novembre prossimo, il che, in questo momento, è un po’ il tema sulla bocca di tutti. Più ancora che chi guadagnerà e chi perderà la stella, il che è un po’ un unicum nel mondo gastronomico pre-cerimonia Michelin. Dunque sì, quest’anno c’è ancora più attesa del solito, e vedremo se all’attesa seguirà un annuncio ufficiale, e allora sapremo di che stelle morire nel 2026.

