La Madernassa a Guarene: il nuovo chef è Giuseppe D’Errico

La Madernassa a Guarene: il nuovo chef è Giuseppe D’Errico

Dopo l’addio di Michelangelo Mammoliti, che lì dentro aveva guadagnato ben due stelle Michelin, La Madernassa , ristorante e resort di Guarene riparte e annuncia il nome dello chef per la stagione 2022: sarà Giuseppe D’Errico.

“Siamo orgogliosi di comunicare l’arrivo dell’executive chef Giuseppe D’Errico presso la nostra struttura, un talento giovane e di rara sensibilità artistica ed umana – dichiarano dalla proprietà – Siamo fortemente convinti che la sua filosofia di cucina saprà interpretare al meglio l’essenza del nostro Resort che è l’espressione radicata del nostro essere autentici, con l’intento di smuovere le corde più profonde dell’anima. L’executive chef Giuseppe D’Errico interpreterà con sapienza e tecnica la visione d’intenti che ci accomuna. In questa sempre più grande avventura tra innovazione e futuro ci sosterrà un’appassionata brigata, un team di giovani talenti che farà esplodere la continua voglia di crescere e migliorarsi, senza mai dimenticare il legame indissolubile con la terra dove il Resort da quasi vent’anni affonda le sue salde radici”.

Chef Giuseppe D’Errico la madernassa

“Sono onorato ed entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso alla Madernassa – dichiara l’executive chef Giuseppe D’Errico – dove il cuore pulsante sarà una cucina consapevole che mette al centro l’uomo chiave della sostenibilità. Un Uomo contemporaneo che deve essere esso stesso sostenibile. Il progetto condiviso insieme alla proprietà indaga attraverso lo sguardo del senso e del cuore, temi di ecologia etico – gastronomica, dove è necessario costruire un nuovo rapporto fra le parti coinvolte, attraverso nuove preparazioni gastronomiche dove sostenibile è comprendere le conseguenze che possono derivare dalle scelte compiute. E’ comprendere come queste scelte si interfacciano con la sfera economica, come impattano sull’ ambientale e quali sono le condizioni sociali dei soggetti coinvolti nell’intera filiera. L’intento è offrire un concetto di gusto sensoriale che mette in risalto la dualità mente/corpo, non tanto per rovesciare la gerarchia quanto per proporne un pensiero del supplemento, eliminando ogni idea di separazione”.

Lo chef pare voler continuare in parte sulla strada intrapresa dal suo precedessore, perlomeno per quanto riguarda l’attenzione ai vegetali, con l’orto, il fruttato e il semenzaio.