La turbolenza dei mercati negli ultimi anni non ha portato solo guai ai portafogli del consumatore finale, ma ha minato la stabilità economica di tutta la filiera produttiva, un’onda d’urto da cui nessuno, nemmeno le aziende più grandi e strutturate hanno potuto dirsi al sicuro.
Una situazione d’incertezza che ha favorito un riassesto generalizzato dell’industria alimentare, e delle bevande, in un 2025 caratterizzato da acquisizioni strategiche e fusioni di alto profilo che hanno coinvolto marchi globali e produttori specializzati, di cui riassumiamo le dieci più significative. Molti dei nomi che seguiranno potranno non esservi familiari, ma si tratta di operazione gigantesche, che andranno a ridefinire lo scenario del settore negli anni a venire.
Le 10 acquisizioni più importanti del 2025

Una delle vicende più seguite ha riguardato l’acquisizione del produttore di mangimi per pollame ForFarmers da parte di Boparan Holdings, l’azienda proprietaria di 2 Sisters Food Group, azienda inglese specializzata nel pollame surgelato con vendite per 3 miliardi di sterline l’anno. Un’operazione che ha ottenuto il via libera definitivo dall’autorità garante della concorrenza del Regno Unito solo dopo un’attenta analisi sui possibili impatti nel mercato locale.
Nel comparto lattiero-caseario, la fusione tra danese Arla Foods, settima azienda casearia più grande del mondo e DMK Group, più grande cooperativa lattiero-casearia tedesca, ha portato alla creazione della cooperativa più forte d’Europa, con un fatturato combinato che supera i 19 miliardi di euro e coinvolge oltre 12.000 agricoltori. Peder Tuborgh, amministratore delegato di Arla Foods, ha sottolineato così il valore dell’operazione: “La nostra presenza congiunta sul mercato in Europa e a livello globale ci consentirà di salvaguardare la nostra produzione di prodotti lattiero-caseari sani, garantendo una produzione alimentare stabile in Europa, oltre a portare prodotti ancora più nutrienti al mondo e ai nostri clienti”.
Parallelamente, Sofina Foods Europe, produttore canadese di salumi e conserve di pesce, ha rafforzato la sua presenza nel mercato britannico acquisendo Finnebrogue, un produttore nordirlandese noto per i suoi prodotti a base di carne e la sua gamma vegetale; anche il settore della panificazione ha visto movimenti significativi, con Associated British Foods che ha raggiunto un accordo per l’acquisizione dello storico marchio Hovis, nonostante le sfide legate al calo della domanda di pane preconfezionato.
Sempre in estate, Premier Foods ha annunciato l’acquisizione del marchio di piatti pronti Merchant Gourmet per 48 milioni di sterline, puntando a intercettare la crescente domanda dei consumatori per opzioni salutari e veloci. Premier Foods è leader nel mercato inglese nei settori di condimenti, cibi pronti, etnici, dolci e prodotti da colazione, con marchi come Nissin e Cadbury, mentre Merchant Gourmet è specializzata in piatti pronti plant-based. E non è stata certo l’unica acquisizione recente.
Alex Whitehouse, amministratore delegato di Premier Foods, ha infatti spiegato: “Replicando il successo delle nostre due precedenti acquisizioni, The Spice Tailor e FUEL10K, implementeremo il nostro comprovato modello di crescita del marchio; espandendo la distribuzione al dettaglio, accelerando lo sviluppo di nuovi prodotti e aumentando gli investimenti di marketing per sbloccare un’ulteriore crescita redditizia per il marchio”.
Mentre alcune aziende hanno ampliato i propri confini, Hilton Foods ha invece scelto di vendere la macelleria industriale FairFax Meadow a Sysco GB per 54 milioni di sterline, nell’ambito di una revisione strategica della propria attività. Steve Murrells, CEO di Hilton Foods, ha commentato la cessione dichiarando: “In Hilton Foods, il nostro obiettivo è chiaro: costruire sui punti di forza che hanno definito a lungo la nostra attività. Perfezionando il nostro portafoglio e concentrando le risorse dove la nostra esperienza globale e le forti partnership con i clienti creano le maggiori opportunità, stiamo rafforzando la piattaforma per una crescita sostenuta e fornendo rendimenti interessanti a lungo termine”.
Un altro salvataggio importante è stato quello di Roberts Bakery, la cui società madre è stata rilevata dal fondo di investimento privato Boparan Private Office, garantendo la continuità operativa e la sicurezza di oltre 400 posti di lavoro. Un portavoce di Boparan Private Office ha sottolineato l’impegno verso il territorio: “Siamo orgogliosi di contribuire a preservare questo iconico panificio, le sue persone e la sua eredità. Frank Roberts & Sons è stato al centro della comunità per oltre un secolo e ci impegniamo a sostenere il suo successo a lungo termine come Roberts Bakery 1887 Ltd”.
Le autorità di regolamentazione hanno giocato un ruolo chiave anche nel progetto di acquisizione di Bakkavor -gigante da 46 stabilimenti dal Regno Unito alla Cina, con una gamma infinita di prodotti, dalla pizza ai burritos- da parte di Greencore, un’operazione da 1,2 miliardi di sterline che potrà procedere solo dopo la vendita di un impianto di produzione a Bristol per risolvere i dubbi sulla concorrenza. Dalton Philips, CEO di Greencore, ha accolto con favore la notizia: “L’accettazione in principio del rimedio da parte della CMA è un’ottima notizia e significa che ora possiamo puntare a completare l’accordo con Bakkavor all’inizio del 2026”.
Nel mondo dei colossi globali, Unilever ha portato a termine lo scorporo della sua divisione gelati, dando vita a The Magnum Ice Cream Company. Peter ter Kulve, amministratore delegato della nuova società indipendente, ha celebrato il traguardo dichiarando: “questa una pietra miliare di orgoglio per tutti coloro che sono associati a TMICC. Siamo diventati il leader globale nel settore dei gelati come parte della famiglia Unilever. Ora, come società quotata indipendente, saremo più agili, più concentrati e più ambiziosi che mai”.
Infine, l’acquisizione di Kellanova da parte di Mars ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea, unendo due giganti degli snack in un’unica realtà con un fatturato annuo stimato di circa 36 miliardi di dollari. Poul Weihrauch, CEO di Mars, Incorporated, ha espresso la sua soddisfazione: “Siamo entusiasti di aver ricevuto l’approvazione normativa finale per la palese acquisizione di Kellanova. La nostra attenzione si sposta ora sull’accoglienza dei dipendenti di Kellanova in Mars e sulla creazione di un’attività globale di snack ancora più innovativa che offra una scelta e una qualità maggiori a un numero superiore di consumatori in tutto il mondo”.



