Lorenzo Lollobrigida continua la sua crociata contro il cibo sintetico: “È pericoloso, lo contrasteremo in ogni sede”

Lorenzo Lollobrigida ha ribadito la posizione prettamente ostile del governo nei confronti del cibo sintetico.

Lorenzo Lollobrigida continua la sua crociata contro il cibo sintetico: “È pericoloso, lo contrasteremo in ogni sede”

Carne coltivata e cibo sintetico? No, grazie. A onore del vero è un registro che dovreste conoscere già molto bene, perché di fatto è una delle principali note suonate dal nuovo Governo in carica – quella della crociata, per l’appunto, contro il cibo prodotto in laboratorio. Crociata che di fatto ha trovato tra i suoi sostenitori più schietti ed espliciti non altro che Lorenzo Lollobrigida, nuovo ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; già apparso su di queste pagine per aver liquidato l’intera questione con un laconico – ma assolutamente eloquente – “Trovarsela nel piatto fa schifo“.

L’intervento di Lorenzo Lollobrigida alla Camera

Carne coltivata

Come ogni crociata che si rispetti naturalmente anche questa necessita, di tanto in tanto, che il suo vessillo venga rialzato in cielo, per ricordare a tutti che sì, qualcuno che lotta c’è: ci riferiamo, in questo caso, al più recente intervento dello stesso Lollobrigida durante il question time tenutosi alla Camera – intervento che di fatto si è risolto in un lungo ribadire di una postura prettamente ostile.

“Puntualizziamo che il governo è fortemente contrario a ogni produzione e finanziamento di cibo artificiale e sintetizzato in laboratorio” ha esordito Lollobrigida. “È mia ferma intenzione contrastare in ogni sede questo tipo di produzioni che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura e cibo. Ritengo che il cibo sintetico rappresenti un mezzo pericoloso per distruggere ogni legame del cibo con la produzione agricola, con i diversi territori, cancellando ogni distinzione culturale, spesso millenaria, nell’alimentazione umana e proponendo un’unica dieta omologata, con gravissime ricadute sociali sui piccoli agricoltori”.

Non manca la chiamata al marchio di fabbrica, il noi contro loro: “Con questa scelta si difende l’ambiente, la salute e molto altro che vorrei sintetizzare nella difesa della civiltà dai nuovi barbari”. Ora, come accennato il discorso di Lollobrigida altro non fa se non ribadire una posizione nettamente ostile, che per altro avremmo già potuto ampiamente anticipare nel momento in cui, agli inizi di ottobre, Giorgia Meloni firmò la petizione per fermare l’approdo sulle tavole dei consumatori del cibo sintetico.

Ma la situazione è davvero così spaventosa come sembra? Che sì, è vero, in quel di Singapore si sta addirittura già preparando il pesce sintetico e negli Stati Uniti hanno concesso alla carne coltivata uno storico semaforo verde; e le reazioni a un fenomeno del genere sono comprensibilmente forti. Motivo per cui, da parte nostra, la chiarezza è l’arma migliore: la carne coltivata non è così vicina come sembra, e i suoi problemi sono ancora soprattutto tecnici.