Macao: chiusi ristoranti e attività commerciali a causa dell’impennata di casi di Covid-19

A Macao il governo persegue l'obiettivo zero Covid della Cina: a causa dell'impennata di casi di Covid-19 saranno chiusi ristoranti e attività commerciali.

Macao: chiusi ristoranti e attività commerciali a causa dell’impennata di casi di Covid-19

Macao, essendo un’ex colonia portoghese governata dalla Cina, ha aderito alla politica cinese dello “zero Covid”. Per questo motivo a causa dell’impennata dei casi locali di Covid-19 ha deciso di imporre nuove restrizioni: ristoranti e attività commerciali dovranno chiudere i battenti, mentre gli abitanti non dovranno uscire di casa.

Ora, contestualizziamo: quando si parla di aumento di casi in Cina, non ci si riferisce a numeri paragonabili a quelli in Italia. In questo caso a Macao sono stati scoperti decine di casi di positivi, cifra che qui da noi in Italia fa sorridere.

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Questi nuovi casi di positivi hanno fatto scattare immediatamente l’allerta. Subito sono partiti i test di massa per i circa 600mila residenti di Macao: i test dovrebbero finire martedì. Nell’attesa, la maggior parte dei residenti deve rimanere a casa, mentre ristoranti e attività commerciali devono restare chiuse.

Anche le restrizioni ai confini del paese sono state inasprite (anche se rimangono aperti quelli con la Cina), il che vuol dire che nessuno potrà andare nei famosi casinò di Macao (che a quanto pare sono rimasti aperti), provocando zero entrate. E considerando che il governo di Macao fa affidamento sui casinò per quanto riguarda l’80% delle sue entrate, non è un bel scenario.

Ho lat Seng, amministratore delegato di Macao, ha spiegato che l’ultimo focolaio si è sviluppato rapidamente, ma non si sa ancora da dove sia partito. L’ultimo focolaio del paese era stato quello dello scorso ottobre. Il problema qui è inasprito dal fatto che Macao ha un solo ospedale pubblico su cui contare in caso di focolai estesi.