Mais, l’Ismea segnala un calo dei prezzi (-2,6% su base mensile)

I dati Ismea segnalano un lieve calo dei prezzi nel caso del mais, che di fatto scende del 2,6% rispetto a marzo 2022.

Mais, l’Ismea segnala un calo dei prezzi (-2,6% su base mensile)

I dati elaborati dagli statisti di Ismea rilevano un calo dei prezzi di listino nel caso dei mais, che di fatto registrano un calo del -2,6% rispetto a quanto misurato a marzo 2022. Entusiasmo e ottimismo a parte, gli esperti del settore si premurano di sottolineare che, per quanto indubbiamente positiva, la flessione non è indicativa di una decisa inversione di tendenza del mercato: dopotutto la guerra in Ucraina continua a imperversare, e con il blocco dei porti che di fatto limita le esportazioni del cosiddetto Granaio d’Europa la situazione continua a essere incerta.

Grano; Ucraina

Un invito alla cautela che viene rafforzato dai prezzi degli altri cereali, che invece continuano a registrare ulteriori rincari su base mensile: il frumento tenero si attesta su un +2% ma mantiene un’elevatissima volatilità giornaliera (occorre ricordare infatti che la produzione dei due Paesi attivamente impegnati nel conflitto in corso costituisce il 30% degli scambi mondiali); mentre il frumento duro si ferma sul +1,4% pur indicando (e quindi torna l’ottimismo) una prossima potenziale inversione di tendenza nel caso in cui dovessero essere confermate le previsioni di un recupero produttivo in Canada, primo produttore ed esportatore globale.

Aumentano, infine, anche l’orzo, che dopo il record raggiunto ad aprile vede un ulteriore incremento del 3,7% su base mensile; e la soia, che invece mette a segno un rincaro dell’1,1% su marzo 2022. In quest’ultimo caso, infine, è opportuno segnalare che il mercato non è influenzato in maniera diretta dalla guerra poiché la maggior parte della produzione e delle esportazioni globali è realizzata da USA, Brasile e Argentina.