Mangiare cibo spazzatura fa male alla salute mentale? Uno studio sostiene di sì

Il consumo di cibo spazzatura può avere conseguenze negative anche sulla salute mentale: diamo un'occhiata al parere di uno studio.

Mangiare cibo spazzatura fa male alla salute mentale? Uno studio sostiene di sì

Mangiare cibo spazzatura fa male alla salute – fermandoci qui, i nostri lettori più cinici potrebbero sostenere che si tratta di una “notizia non notizia”. Vogliamo dire, gli effetti del consumo (eccessivo) di alimenti ultra processati sulla salute sono ampiamente noti e ben documentati dalla comunità scientifica, con decine di studi che indicano come l’includere in maniera regolare e persistente cibi di questo genere all’interno della propria dieta sia una cattiva idea. Un nuovo studio, pubblicato sulle pagine della rivista Journal of Affective Disorders, ha tuttavia fatto emergere una nuova sfaccettatura di questo discorso, mostrando una connessione tra il consumo di cibo spazzatura e una salute mentale vacillante.

Il legame tra cibo spazzatura e salute mentale

medici

Lo studio in questione ha preso in esame i dati del Melbourne Collaborative Cohort Study: gli autori, raccolte le informazioni necessarie, hanno analizzato le conseguenze sullo stato di salute mentale degli individui che erano solito consumare grandi quantità di cibo spazzatura (accademicamente indicato come “alimenti trasformati”, nel contesto della ricerca) durante il periodo dell’adolescenza, o per essere più precisi tra i 13 e i 17 anni di età.

I cibi ultra-processati invecchiano la mente? I cibi ultra-processati invecchiano la mente?

I risultati, come accennato, parlano chiaro. “I partecipanti con il più alto consumo di alimenti ultra-processati avevano maggiori probabilità di riscontrare un elevato disagio psicologico”, hanno scritto gli autori dello studio. È ancora più interessante notare come tali scelte alimentari in “tenera età” si traducessero, invecchiando, in problemi di salute mentale più seri – depressione inclusa.

Numeri alla mano, coloro che si qualificavano nel quarto più alto per quanto concerne il consumo di cibo spazzatura avevano il 14% in più di probabilità di sperimentare problemi di salute mentale rispetto a chi, invece, era solito evitare alimenti di questo tipo. È bene sottolineare, tuttavia, che potrebbe esserci un collegamento anche tra la scelta, da adolescenti, di rifugiarsi nell’eccesso di cibo (spazzatura, in questo caso) e potenziali problemi di salute mentale latenti, che si sono infine manifestati con il passare degli anni.

I nostri lettori informati sapranno, per di più, che gli alimenti ultraprocessati erano già stati collegati a un aumento del rischio di cancro e demenza, con gli individui più “ghiotti” di cibo spazzatura che “soffrivano” un aumento del rischio rispettivamente del 2% (per ogni aumento del 10% in consumo) e del 25%.

Non è solo la comunità scientifica a tenere sotto la lente dello scrutinio il cibo spazzatura: in Germania il ministro dell’Agricoltura sta infatti spingendo per vietare le pubblicità di questi alimenti ai più giovani, mentre i liberali sono di tutt’altra idea.