Cibo spazzatura: la Germania spinge per vietare la pubblicità ai bambini

Il ministro dell'Agricoltura della Germania vuole vietare la pubblicità del cibo spazzatura per le fasce più giovani della popolazione.

Cibo spazzatura: la Germania spinge per vietare la pubblicità ai bambini

Vietare la pubblicità del cibo spazzatura – e non solo, come avremo modo di vedere – ai bambini nel nome della tutela della “salute dei giovani tedeschi”. La proposta arriva da Cem Özdemir, ministro dell’Agricoltura della Germania già noto per la sua radicale opposizione a questo particolare tipo di prodotti alimentari: la sua idea, come accennato, è quella di proteggere le fasce più giovani dalla popolazione dalla pubblicizzazione di cibi malsani, compresi dolci e articoli con un alto contenuto di sale, grassi e zuccheri.

La proposta di Özdemir è stata accolta in maniera particolarmente positiva soprattutto da alcuni gruppi di consumatori, che hanno di fatto ampliato il progetto proponendo di includere un divieto al posizionamento di dolciumi e altri prodotti simili presso le casse dei supermercati, una strategia che naturalmente spinge i genitori a cedere alle richieste dei bambini. L’ovetto di cioccolato infilato all’ultimo nel carrello della spesa, d’altronde, è un classico.

Cibo spazzatura e pubblicità: una lotta già cominciata

Obesità infantile

È bene notare che l’iniziativa tedesca altro non è che un capitolo di un più ampio movimento internazionale: volgendo lo sguardo verso il nostro caro e vecchio Stivale, infatti, vi ricordiamo che solamente la scorsa primavera il Codacons si rivolse all’Autorità garante per l’infanzia e adolescenza e all’Antitrust per regolare l’eccessiva presenza di junk food in televisione. In Spagna, nello stesso periodo, sono stati presi di mira gli influencer che facevano di questi cibi e bevande parte integrante del loro personaggio mediatico o del proprio sistema di comunicazione.

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Insomma, il legame tra il cosiddetto cibo spazzatura e la sua pubblicizzazione verso le fasce più giovani – e di conseguenza più impressionabili – della popolazione è stato preso in esame già da qualche tempo. La proposta tedesca, entrando più nel dettaglio, punta a ridurre la trasmissione del materiale pubblicitario “su ogni mezzo di comunicazione rilevante per i più giovani” (ossia televisione, radio, Instagram e anche YouTube) solamente alla fascia oraria tra le 23 e le 6 del mattino.

Lo stesso Özdemir ha sottolineato di non essere favorevole a un divieto totale sulla pubblicità di questi prodotti, ma di volere semplicemente ridurre l’esposizione ai più giovani. Come accennato in apertura, la proposta del ministro dell’Agricoltura tedesco ha trovato terreno fertile soprattutto nei gruppi per i diritti dei consumatori, dal World Wildlife Fund e dalla German Obesity Society, che dati alla mano ha evidenziato come il 15% dei bambini tedeschi sia in una condizione di sovrappeso.

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Il fronte dell’opposizione, tuttavia, si mostra compatto: Saskia Esken, leader del Partito Socialdemocratico di Germania, ha bocciato la proposta con un laconico: “Credo che spetti ai genitori proteggere i bambini dai cibi poco sani”. Gero Hocker, portavoce dell’agricoltura per il partito FDP, ha invece accusato Özdemir di stare formando “bambini incapaci di prendere decisioni in autonomia”.