Ok, pare che ci siamo trovati invischiati in un bel minestrone: che cosa c’entrano nella stessa frase McDonald’s, il suo sostituto russo e il Kazakistan? Pare una partita di una versione “golosa” di Risiko. Beh, niente paura, vi spieghiamo tutto noi: come prima cosa serve una piccola introduzione per mettervi al corrente del contesto. Eh sì, perché la decisione del colosso a stelle e strisce di chiudere tutti i suoi punti vendita sul territorio nazionale kazako è decisamente fresca: la scelta è stata giustificata citando una serie di problemi più o meno gravi alla catena di approvvigionamento e una carenza di forniture, ma a onore del vero la multinazionale non ha fornito spiegazioni ufficiali sulle cause effettive di tali problemi. Quel che pare certo è che Vkusno & tochka – l’insospettabile sostituto degli archi dorati in Russia – abbia percepito una possibilità di espansione, e ora mira a una crescita in territorio kazako.
La relazione tra Russia e Kazakistan
È difficile comprendere appieno questa notizia senza almeno avere un’idea della relazione tra la Russia e il vicino Kazakistan: i due Paesi sono tradizionalmente stati grandi partner commerciali, con Mosca che di fatto rappresenta il principale compagno di affari per le autorità governative kazake. Lo scoppio del conflitto armato in Ucraina, tuttavia, ha notevolmente complicato i rapporti: Mosca è stata punita con una serie di sanzioni internazionali, e le autorità kazake hanno deciso di stare al gioco e rispettare tali vincoli.
Le aziende locali, tuttavia, si sono trovate ad affrontare seri problemi con l‘approvvigionamento delle materie prime: se i comodi contatti russi non sono più disponibili, a chi rivolgersi? Da questo snodo sono fiorite i ritardi, le carenze e le mancanze – un malloppo di problematiche che ha spinto McDonald’s prima a sospendere temporaneamente le operazioni commerciali in Kazakistan e successivamente a chiudere tutti i ristoranti del Paese.
Ecco, qui è dove entra in gioco Vkusno & tochka: stando a quanto svelato dagli stessi funzionari del governo kazako, infatti, il brand russo ha chiesto di avviare la procedura di registrazione dei propri marchi in Kazakistan. Al momento non ci sono troppi dettagli a riguardo, e la stessa società russa non ha lasciato trapelare alcuna indiscrezione; ma la mossa pare chiara: “approfittare” del vuoto lasciato dalla scomparsa degli archi dorati e occuparlo.
Registrare i propri marchi nel contesto kazako pare infatti un chiaro segnale che l’idea sia quella di espandersi e vendere i propri prodotti – come il Big Hit, sostituto del più famoso Big Mac – anche in altri Paesi.