McDonald’s si ritira dal Kazakistan: troppi problemi con le forniture

McDonald's ha deciso di chiudere tutti i suoi ristoranti in Kazakistan a causa di una serie problemi con le forniture di materie prime.

McDonald’s si ritira dal Kazakistan: troppi problemi con le forniture

Niente più archi dorati in Kazakistan: McDonald’s ha ufficialmente chiuso tutti i suoi ristoranti sul territorio nazionale citando fra le cause una acuta carenza di forniture. A onore del vero è importante notare che il colosso del fast food non ha fornito spiegazioni su quali siano effettivamente state le cause di tali problemi, ma alcuni tentativi di speculazione da parte dei media internazionali hanno indicato come “pietra dello scandalo” i problemi di approvvigionamento sorti in seguito all’invasione delle forze armate russe dell’Ucraina. Non sarebbe la prima volta, dopotutto, che il gigante a stelle e strisce rimarrebbe coinvolto nel vortice di eventi che si è scatenato in seguito allo scoppio della guerra: un esempio su tutti, naturalmente, è la decisione di cessare le operazioni commerciali in Russia.

Che c’entra la guerra in Russia con il Kazakistan?

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Vero, a un’analisi sommaria collegare la “ritirata” dal Kazakistan alla guerra tra Russia e Ucraina potrebbe apparire come una soluzione piuttosto pigra e innegabilmente comoda. L’ipotesi formulata dai media internazionali, come scrive la BBC, è tuttavia che McDonald’s abbia vietato al suo franchisee kazako di procurarsi gli hamburger o altre materie prime dai vicini fornitori russi, provocando in questo modo un allungamento eccessivo della catena di approvvigionamento.

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Un’ipotesi, questa, che trova ampio riscontro con la realtà effettiva: la vicina Russia è infatti uno dei principali partner commerciali per il Kazakistan. L’intera configurazione si è naturalmente complicata in seguito all‘invasione dell’Ucraina, evento che è stato punito con una serie di sanzioni internazionali nei confronti di Mosca: le autorità governative kazake hanno deciso di rispettare tali sanzioni, condannando tuttavia diverse aziende locali ad affrontare seri problemi con l’approvvigionamento delle materie prime.

Il franchisee kazako di McDonald’s, Food Solutions KZ, ha provato a trovare partner alternativi, ma il compito si è rivelato troppo complicato – tanto che il colosso del fast food ha poi annunciato, durante lo scorso novembre, una sospensione temporanea delle operazioni commerciali in Kazakistan citando già dei “problemi di approvvigionamento”. La decisione più recente di chiudere tutti i ristoranti sul territorio nazionale, dunque, altro non è che la conferma di una mossa già abbozzata qualche mese fa.

Durante un incontro con le autorità governative locali il direttore di Food Solutions KZ, Aset Mashanov, ha annunciato che stati compiuti sforzi per procurarsi prodotti a base di carne a livello locale al fine di riavviare le sue operazioni il prima possibile; e che nel futuro prossimo riaprirà le sue filiali con un nuovo marchio.