McDonald’s obbligata dal tribunale Usa a formare meglio i lavoratori contro il Covid-19

Le linee guida ci sono, ma non sempre vengono rispettate: così un giudice americano richiama McDonald's, con una sentenza in cui obbliga il colosso dei fast food a formare meglio il personale.

McDonald’s obbligata dal tribunale Usa a formare meglio i lavoratori contro il Covid-19

McDonald’s è stato obbligato dal tribunale americano a formare meglio i suoi dipendenti sulle norme di contenimento del Covid-19.

In Illinois, un giudice della Contea di Cook ha emesso un’ingiunzione preliminare ordinando a diverse sedi di McDonald’s a Chicago di migliorare i protocolli di sicurezza contro il Coronavirus, spiegando in maniera chiara ai dipendenti l’importanza dell’indossare la mascherina e del mantenere le distanze.

Il giudice ha specificato che non si può accusare McDonald’s di negligenza, perché l’azienda ha adottato tutte le misure necessarie per evitare la trasmissione del virus. Però, ha detto il giudice americano, alcuni locali non applicano in modo sufficiente le politiche sulle mascherine e sul distanziamento sociale. Addirittura, pare che alcuni formassero i dipendenti proprio in maniera errata. Girava infatti una curiosa spiegazione riguardo alle distanze da mantenere, per cui si può stare a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro senza mascherine, purché ciò non accada per più di dieci minuti consecutivi.

“McDonald dà le giuste direttive”, ha scritto il giudice nella sentenza emessa il 24 giugno, “ma queste non vengono messe in pratica esattamente come previsto da McDonald’s, mettendo così in pericolo la salute pubblica”.

“Durante i nostri 65 anni di storia, McDonald’s e i nostri franchisee hanno sempre operato avendo come priorità assoluta la sicurezza dei dipendenti e dei clienti”, ha detto il colosso dei fast food commentando la sentenza, spiegando di aver pubblicato e diffuso “una guida di 59 pagine che delinea gli standard minimi nazionali dei ristoranti”.

[Fonte: Eater]