McDonald’s, sparatoria di Chicago: Chris Kempczinski sembra incolpare i genitori dei bambini morti

Le parole di Chris Kempczinski, CEO di McDonald's, riguardo alla sparatoria di Chicago sembrano incolpare i genitori dei bambini morti.

McDonald’s, sparatoria di Chicago: Chris Kempczinski sembra incolpare i genitori dei bambini morti

Stanno suscitando non poca indignazione le parole di Chris Kempczinski, il CEO di McDonald’s, per quanto riguarda la sparatoria di Chicago: sembrerebbe quasi incolpare i genitori dei bambini morti.

Tutto è nato dalla pubblicazione di uno scambio di messaggi fra il CEO e Lori Lightfoot, sindaco di Chicago. Il giorno prima del fatidico scambio di messaggi, Jaslyn Adams, un bambino di soli sette anni, era morta in una sparatoria in un drive-thru di McDonald’s. Qualche settimana prima, invece, un agente di polizia aveva ucciso il 13enne Adam Toledo: in un video si vede che il bimbo aveva le mani alzate.

In un messaggio destinato a Lightfoot, Kempczinski scrive: “In entrambi i casi i genitori hanno deluso quei bambini e so che questo è qualcosa che non puoi dire. Così la situazione è ancora più difficile da risolvere”.

McDonald's

Questa era stata la risposta di Lightfoot: “Grazie Chris. È bello vederti di persona. Un grande ambiente di lavoro e i tuoi sono stati fantastici. Ho detto a Joe che sarei stato felice di contattare il dipendente per offrire supporto. Lui e i membri della sua squadra devono essere ancora traumatizzati. Una tragedia terribile. Grazie ancora Chris”.

I messaggi in questione sono stati ottenuti dal Freedom of Information Act. Inoltre le immagini della corrispondenza sono poi state pubblicate anche in un thread su Twitter relativo allo sciopero dei dipendenti di McDonald’s in tutti gli Stati Uniti.

Una trentina di manifestanti si sono radunati mercoledì fuori dal quartier generale di McDonald’s in Illinois per condannare i commenti del CEO. Secondo quanto riportato dal Chicago Tribune, alla manifestazione erano presenti anche dei bambini con delle scatole simili a un Happy Meal di McDonald’s che riportavano scritte come “McGarbage” e “Evil”.

Inoltre uno striscione esortava il CEO a prendersi cura dei suoi dipendenti in modo che loro potessero poi prendersi cura del clienti. Adriana Sanchez, un’impiegata di McDonald’s a Chicago, ha dichiarato che il loro CEO non capisce o non comprende la loro lotta: sta incolpando i genitori per la violenza nelle strade e questo non è giusto.

Successivamente, tramite un messaggio diramato ai suo dipendenti, Kempczinski ha affermato di aver riflettuto sui suoi commenti e di aver provato rimorso. Queste le sue parole: “Quando ho scritto questo, stavo pensando da genitore e ho reagito visceralmente. Ma non mi sono calato nei panni della famiglia di Adam o di quella di Jaslyn e di tanti altri che stanno affrontando realtà molto diverse. Non prendersi il giusto tempo per capire il loro punto di vista è sbagliato e mancava l’empatia e la compassione che provo per queste famiglie. Questa è una lezione che porterà sempre con me”.