Milano contro la movida selvaggia: stop a bevande in vetro e lattine nelle zone del divertimento

Anche Milano dice basta alla movida selvaggia: in 8 zone del divertimento stop alle bevande in vetro e lattine.

Milano contro la movida selvaggia: stop a bevande in vetro e lattine nelle zone del divertimento

Milano prosegue la sua lotta contro la movida selvaggia: saranno vietate le bevande (e i cibi) in vetro e lattine in otto zone della movida, quelle maggiormente frequentate dai festaioli notturni. Le zone in questione sono:

  • Duomo
  • Arco della Pace
  • Ticinese-Darsena-Navigli-Tortona
  • Nolo
  • Corso Como-Gae Aulenti-Garibaldi-Brera
  • Isola
  • Lazzaretto
  • via Melzo

Il Comune si era già attivato in tal senso: aveva previsto l’uso di steward per controllare gli spazi vicini ai locali e cercare così di ridurre risse e schiamazzi. Ma adesso il Comune ha deciso di agire anche contro il degrado urbano che inevitabilmente segue le notti festaiole dei milanesi. Il fatto è che dopo queste nottate, strade e marciapiedi sono invasi da bottiglie e lattine.

Vodka; bottiglia vuota

Così ecco il rimedio: fino al 28 agosto, tutti i giorni, fra le ore 22 e le 5 del mattino, sarà vietato vendere o cedere anche gratuitamente cibi e bevande, alcoliche e non, in bottiglia e contenitori di vetro o lattina. Questo vuol dire che le bevande spillate dovranno essere per forza servite in bicchieri di carta o plastica.

Inoltre questa ordinanza, emessa dal sindaco Giuseppe Sala, interessa tutti:

  • bar
  • pub
  • supermercati di qualsiasi dimensione
  • distributori automatici

Il vetro potrà essere utilizzato solamente per la somministrazione dentro i locali e nei dehor. Chi non rispetterà l’ordinanza, si beccherà una multa da 500 a 5mila euro. Come di consueto, se la multa verrà pagata entro 60 giorni, il pagamento verrà ridotto di mille euro. Ma se la stessa violazione verrà commessa per due volte in un anno, ecco che si rischia la sospensione dell’attività fino a 15 giorni.

Tuttavia i cittadini e i residenti non sono molto contenti di questa ordinanza: secondo loro è arrivata tardi, in un momento in cui la città si sta svuotando, andava fatta ad aprile. E poi polemizzano sul fatto che le regole sono inutili se i controlli sono insufficienti o assenti.

Ma Milano non è l’unica città che cerca di contrastare la movida: anche Palermo ha prorogato i suoi divieti con lo stop all’alcol da asporto in vetro.