Milano: imprenditore dona 4mila panettoni alla onlus Pane quotidiano

A Milano gesto di solidarietà di un imprenditore: ha donato 4mila panettoni alla onlus Pane quotidiano per aiutarla a sostenere le richieste di aiuto.

Milano: imprenditore dona 4mila panettoni alla onlus Pane quotidiano

Ancora un gesto di solidarietà in tempi di pandemia da Coronavirus: a Milano un imprenditore ha donato 4mila panettoni alla onlus Pane quotidiano. Il tutto per aiutare l’associazione a far fronte alle richieste di aiuto provenienti da persone che non hanno cibo da portare a tavola.

Le richieste di aiuto alle varie associazioni e ai Banchi Alimentari sono aumentate sia in Italia che all’estero (anche negli Stati Uniti): a causa della pandemia da Coronavirus, molte persone hanno perso il lavoro e non hanno più soldi per comprare da mangiare per sé e per la propria famiglia. Per questo motivo sono stati costretti a chiedere aiuto alle associazioni di volontariato e al Banco Alimentare per trovare del cibo da mettere in tavola.

Una di queste associazioni è Pane quotidiano, una onlus di 160 volontari di Milano. Luigi Rossi, vicepresidente della onlus, ha parlato di code di persone in fila per chiedere una razione alimentare. Rossi ha spiegato che riescono a fornire cibo ai bisognosi grazie al supporto di più di 150 aziende e con le donazioni di 5mila milanesi. In questo modo riescono a garantire forniture di generi di prima necessità.

Uno dei benefattori è proprio Stefano, un imprenditore di Milano che ogni anno compra panettoni per donarli a chi non può permetterseli. Grazie a Stefano, adesso nel magazzino della onlus troneggia una pila di 4mila panettoni. Accanto a loro ci sono poi pasta, pane, latte, mozzarelle, cioccolato e integratori alimentari pronti per essere distribuiti.

Rossi ha continuato ricordando che la crescita delle difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria è impressionante, soprattutto a causa di coloro che hanno perso il lavoro nel corso degli ultimi cinque o sei mesi. Ogni giorno agli ingressi della onlus (uno su viale Toscana e uno su viale Monza) si crea una fila lunghissima di persone.