Come il Mercato Centrale aiuterà la Stazione di Milano a cambiare

Mercato Centrale arriverà nella rinnovata stazione Centrale di Milano. La società di Umberto Montano ha già cambiato il volto della stazione Termini di Roma

Come il Mercato Centrale aiuterà la Stazione di Milano a cambiare

Comprendono anche un’area interamente dedicata al cibo i lavori di restyling della Stazione centrale di Milano, in piazza Luigi di Savoia, pronti a partire il 6 settembre.

Cantiere Centrale, il progetto di riqualificazione di un’area soffocata dal degrado e dall’insicurezza, diventata rifugio di sbandati d’ogni genere, è stato messo a punto dal Comune insieme a Grandi Stazioni Retail, e prevede la rinascita della zona grazie all’apertura di negozi, attività commerciali, bar, locali, aree pedonali e tutto quanto occorre per trasformare la zona in un nuovo punto d’attrazione.

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La piazza davanti all’ingresso della stazione, interamente riprogettata, comprenderà una grande isola pedonale con piste ciclabili e aree verdi, all’interno dei tunnel della stazione prenderà vita uno spazio dedicato al design, con gallerie d’arte, atelier e spazi culturali, mentre nei sotterranei verrà costruito un parcheggio da 430 posti auto e 75 stalli per le moto.

La seconda parte dei lavori, che inizieranno nell’estate 2019 in piazza IV novembre, prevede la costruzione di un polo dedicato al cibo.

Il primo accordo commerciale stretto da Grandi Stazioni è con Mercato Centrale, già partner della società alla stazione Termini, dove, in una zona in cui tutto è sbrecciato, sporco, rotto e dove l’illegalità è diffusa, rappresenta un’isola felice.

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Proprio il Mercato Centrale di Roma, aperto dall’imprenditore Umberto Montano dopo il successo dell’analogo spazio di Firenze, diventerà il modello per Milano: dietro le vetrate della stazione nascerà un grande mercato coperto.

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Una corte del gusto che immaginiamo infarcita di botteghe, ristorantini e guru del cibo à la Carlo Cracco, alla quale auguriamo lo stesso successo dello spazio romano, oggi ritrovo per 6.000 persone al giorno, con punte di 12-14 mila.

E che con il suo contributo permetterà, ne siamo certi, di restituire a Milano un’area oggi degradata e chiusa dentro se stessa.

[Crediti: Urban Life]