Milano: pub chiude per protesta contro i clienti indisciplinati

A Milano un pub ha deciso di richiudere a pochi giorni dalla riapertura come forma di protesta contro i clienti indisciplinati che non usano mascherine e che non rispettano le distanze.

Milano: pub chiude per protesta contro i clienti indisciplinati

A Milano il pub Pogue Mahone’s ha deciso di chiudere per protesta contro i clienti indisciplinati. Il pub irlandese aveva riaperto i battenti solamente lo scorso 18 maggio, dopo il lockdown. Ma giovedì, tramite un post su Facebook, i titolari hanno spiegato di essere stati obbligati a chiudere dal fatto che troppe persone non rispettavano le regole (stessa cosa ha fatto il pub Gasoline a Padova).

Con tanto di foto del locale con striscione “Se rispetti il Pogue, rispetta le regole”, nel post i titolari hanno spiegato che alla felicità del primo giorno di riapertura dopo due mesi di lockdwon è seguito il fastidio di dover ripetere continuamente a troppe persone di rispettare le regole. Ma non solo: i titolari si sono stupiti anche delle risposte ricevute, definite “al limite dell’assurdo”:

  • “La mascherina non me la metto perché il Covid non esiste”
  • “Fammi vedere dove c’è scritto che devo mettermi la mascherina”

Inoltre c’è anche la continua paura di ricevere multe o dover chiudere ogni volta che si vede la luce di una sirenza in lontananza. Con ironia i titolati hanno spiegato che a loro piace fare le birre, sono grezzi e sgrammaticati, ma non sono scorretti. E sottolinea un concetto che in questi giorni sta facendo impazzire molti titolari di bar, ristoranti e pub: sono baristi, non poliziotti.

Loro amano fare il loro lavoro, ma per continuare a farlo in questo momento c’è bisogno della collaborazione dei clienti. I ragazzi dello staff hanno fatto sacrifici in questi mesi e li stanno facendo anche adesso, accettando di lavorare più ore e più giorni. I clienti, dal canto loro, hanno dimostrato di voler bene al locale, ma ora devono farlo rimanendo distanti fra di loro.

Il concetto è questo: se i clienti non si faranno entrare in testa che devono rispettare le norme previste anti diffusione Coronavirus, il rischio che sindaci e presidenti come Sala e Fontana possano decidere di far chiudere di nuovo tutto.