Starbucks sbarca a Milano, ma solo con banani e palme per adesso

Lo sbarco di Starbucks a Milano è prossimo; il colosso ha vinto un appalto con il comune meneghino per il rifacimento del verde pubblico a Piazza Duomo, adattandosi alle stagioni. Ci saranno palme e banani alternate ad altri fiori e piante stagionali.

Starbucks sbarca a Milano, ma solo con banani e palme per adesso

In Italia non l’abbiamo ancora visto, eppure Starbucks ha già fatto molto parlare di sé.

Specie a Milano, dove il gigante americano del caffè da nove miliardi di dollari di fatturato sbarcherà in Piazzale Cordusio (ex palazzo delle Poste), per effetto di un accordo tra il CEO Howard Schultz e il gruppo bergamasco Percassi, che si occuperà del primo punto vendita Starbucks in Italia.

A quanto sembra, tuttavia, il marchio della sirena verde cambierà il volto anche al principale salotto della città, vale a dire Piazza Duomo.

L’ufficialità è arrivata ieri insieme a un tweet del Comune di Milano: Starbucks si è aggiudicato il bando indetto dall’Amministrazione Sala per il rifacimento delle aiuole e del verde pubblico situato sul lato ovest della piazza.

In sostituzione delle piante esistenti arriveranno per tre anni, come da contratto, aiuole di palme e banani progettate dall’architetto milanese Marco Bay, autore, tra le altre cose, del giardino per lo spazio museale dell’Hangar Bicocca.

I rododendri e carpini presenti adesso in piazza non saranno però abbattuti: semplicemente, saranno spostati in altre aree della città indicate dall’Amministrazione, probabilmente tra Via Salomone e Parco Galli.

Le palme e i banani saranno alternati ad altre piante e fiori –che cambieranno con il procedere delle stagioni– per dare a Piazza Duomo un’aria più naturale possibile: in primavera previsto un tappeto bergenia, durante l’estate i grandi fiori di ortensia in varietà Vanille Fraise e di ibisco mentre in autunno le infiorescenze delle canne giganti cinesi (Miscanthus floridulus).

Tra le critiche alla novità quelle di Pierfrancesco Maran, assessore al verde pubblico, secondo cui andrebbero trovate soluzioni analoghe in molte altre parti della città.

[Crediti | Link: Dissapore, Il Giornale]