Monopoly e McDonald’s, una storia di premi e scandali milionari

Dopo un decennio torna il Monopoly di McDonald's, ma lo scandalo milionario del 1989 resta un precedente ingombrante.

Monopoly e McDonald’s, una storia di premi e scandali milionari

Forse il nesso tra il Monopoly e McDonald’s vi sfuggirà, ma è una storia che dura da decenni, è stata rinnovata di recente e vede anche uno scandalo da svariati milioni di dollari: partiamo dalla fine, ovvero dal ritorno della promozione -che negli Stati Uniti ha un nutrito gruppo di appassionati- del Monopoly firmato dal colosso del fast food, che ritornerà il prossimo 6 ottobre dopo un decennio di assenza.

La nuova edizione, a cui si potrà partecipare solo nei ristoranti in USA,  abbandona il classico tabellone fisico per un’esperienza di gioco prevalentemente digitale, gestita interamente tramite l’app della catena, unendo la nostalgia del “brivido dello strappo” (“thrill of the peel”) degli adesivi fisici a un sistema moderno e integrato.

Nuovo e vecchio Monopoly

monopoly mcdonald's cover

Il meccanismo sarà quindi un ibrido tra passato e futuro. I clienti riceveranno un pezzo del gioco acquistando uno degli oltre 30 prodotti della promozione, come patatine fritte, panini o bevande: gli adesivi fisici dovranno poi essere staccati dalla confezione e scansionati nell’app McDonald’s per rivelare il premio o le pedine corrispondenti, che si potranno ottenere anche ordinando tramite l’app.

I premi in palio sono ben più allettanti della proprietà di vicolo corto, e spaziano da prodotti McDonald’s gratuiti a premi in denaro fina a un milione di dollari in contanti, una Jeep Grand Cherokee del 2026, 1 milione di miglia AAdvantage di American Airlines e buoni spesa da 10.000 dollari presso Lowe’s.

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Nella storia del Monopoly di McDonald’s c’è però un succoso aneddoto, quello dello scandalo “McMillions”: era il 1989, e Jerome Jacobson detto “Uncle Jerry”, un ex poliziotto responsabile della sicurezza per la società che gestiva il concorso, orchestrò una truffa ardita.

Jacobson sottrasse i pezzi vincenti di maggior valore, distribuendoli ad amici, familiari e persino membri della mafia in cambio di una parte delle vincite, per un totale di oltre 24 milioni di dollari intascati in maniera fraudolenta: l’imbroglio fu scoperto dall’FBI grazie a una soffiata anonima nel 2000, diventando oggetto di un’indagine federale e di un acclamato documentario HBO.

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Bene quindi il revival, ma Mcdonald’s ha ovviamente voluto fugare ogni dubbio dichiarando che questa nuova edizione è protetta da “rigorose misure di salvaguardia, protocolli di sicurezza e audit indipendenti per garantire la massima correttezza”.

L’operazione non è solo un tuffo nella nostalgia, ma una mossa strategica per spingere le vendite e, soprattutto, per rafforzare il programma fedeltà, incentivando l’uso dell’app e raccogliendo dati preziosi sulle abitudini dei consumatori: sarà questo il premio per l’azienda, sperando che non ci siano scandali al riguardo.