Napoli: pistola alla tempia al cliente di un bar per rubare un orologio, ma poi i ladri lo restituiscono

Nel pieno centro di Napoli un turista è stato costretto con una pistola alla tempia a cedere il suo orologio: dopo qualche minuto, però, i ladri glielo hanno restituito. L

Napoli: pistola alla tempia al cliente di un bar per rubare un orologio, ma poi i ladri lo restituiscono

Attimi di vero terrore in quel di piazza Trieste e Trento, nel pieno centro cittadino di Napoli: un uomo armato di pistola, completamente a volto scoperto, si è avvicinato ai tavolini esterni di un bar e, dopo aver puntato l’arma da fuoco alla tempia di alcuni clienti, li ha costretti a consegnargli dei soldi. A risultare particolarmente sorprendente è il fatto che non si tratti affatto della prima volta: appena qualche sera prima, infatti, un ragazzo ha seguito lo stesso modus operandi – volto scoperto, pistola alla tempia – per rubare un orologio a un turista francese, seduto in un bar che si affacciava sulla piazza. La vicenda, tuttavia, ha assunto sfumature particolarmente surreali quando alcuni complici del ladro si sono avvicinati per riportargli l’orologio.

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Il nostro Arsenio Lupin, infatti, era convinto che l’orologio in questione fosse un Richard Mille, e pertanto con un valore che va dalle centinaia di migliaia ai milioni di euro: dopo una rapida verifica, tuttavia, la refurtiva si è rivelata di un’altra marca e priva di vero valore. Rimane incredibile, in ogni caso, che tutti i colpi qui descritti si siano verificati ad appena due passi dalla prefettura e da piazza del Plebiscito – ma come accennato, di recente piazza Trieste e Trento è stata teatro di episodi di violenza sempre più efferata. Basti pensare, infatti, che in un’occasione la vetrata del caffè Monide fu colpita da alcuni proiettili vaganti, che di fatto arrivarono a sfiorare un dipendente innocente.

“La polizia ha acquisito l’immagine” ha raccontato a tal proposito Antonio Visconti, proprietario del Caffè. “Purtroppo stiamo riscontrando molte criticità nel fare il nostro lavoro. Si è creato un buco sulla sicurezza in piazza. Il problema più grande e più grave arrivano ai nostri tavoli ubriachi e prendono le cose con forza dai clienti”. L’appello dei commercianti, in questo senso, è molto semplice: un presidio fisso della polizia per arginare la violenza. Rimanendo nel contesto del capoluogo campano, vi segnaliamo che di recente la pescheria di Peppe di Napoli è stata colpita dall’esplosione di una bomba.