Napoli: proteste dei ristoratori per i motorini che sfrecciano fra i tavoli dei dehors

A Napoli i ristoratori protestano a causa dei motorini che sfrecciano fra i tavoli dei dehors mettendo a rischio camerieri e clienti. E chiedono che venga fatto qualcosa.

Napoli: proteste dei ristoratori per i motorini che sfrecciano fra i tavoli dei dehors

A Napoli i ristoratori di Piazza Santa Maria la Nova protestano a causa dei motorini che sfrecciano fra i tavoli dei dehors, mettendo a rischio passanti, clienti e camerieri. Il fatto è che questa sarebbe zona ZTL, ma in pochi la rispettano.

Questa piazza è un’isola pedonale e molti ristoranti, bar e locali hanno il permesso di mettere dei tavolini all’esterno (soprattutto adesso a causa delle restrizioni anti diffusione Coronavirus). Tuttavia decine e decine di motorini e scooter, ogni giorno, violano la ZTL, oltrepassano i varchi di accesso scansando le catene e percorrono la piazza chiusa al traffico per raggiungere il centro storico.

Il problema è che ci sono centinaia di persone sedute nei dehor, con camerieri che vanno avanti e indietro di continuo. Solo che i motorini sfrecciano vicino a tavolini e sedie, anche quando ci sono persone sedute, colpendo spesso e volentieri queste strutture e rischiando di investire i clienti.

I motorini entrano in piazza soprattutto dal varco di via Monteoliveto o da quello laterale. Nel primo caso, sfiorano spesso passanti che passeggiano, mentre nel secondo caso transitano davanti all’ingresso di un bar rischiando di investire le persone che escono dal locale.

Un’imprenditrice ha raccontato l’ennesima di queste storie: proprio l’altro giorno ha salvato una bambina di cinque anni che stava per essere investita da uno scooter.

Ma c’è ben altro: se i ristoratori protestano, ecco che vengono aggrediti. Domenica sera un ragazzo su uno scooter è passato in mezzo ai tavoli. Quando il ristoratore ha protestato, il ragazzo gli ha risposto che sarebbe andato a casa a prendere il ferro per sparargli in faccia.

La situazione è diventata critica e gli esercenti chiedono ora alle forze dell’ordine di fare più controlli: loro pagano regolarmente l’occupazione del suolo pubblico, ma rischiano costantemente l’incolumità dei clienti (e non solo a quanto pare).