Nasa, Deep Space Food Challenge: la sfida per cuocere il pane e coltivare nello spazio

La NASA lancia la Deep Space Food Challenge, la sfida per cuocere il pane e coltivare nello spazio. Ecco i progetti vincitori.

Nasa, Deep Space Food Challenge: la sfida per cuocere il pane e coltivare nello spazio

La NASA ha lanciato la Deep Space Food Challenge: si tratta di una sfida per presentare progetti per cuocere il pane e coltivare nello spazio. Tantissimi i progetti presentati: parecchi inventori hanno ideato strategie per permettere agli astronauti di consumare una dieta ricca di cibi nutrienti e prodotti e cucinati in maniera efficiente.

Il tutto cercando di massimizzare la nutrizione e il gusto, riducendo contemporaneamente gli sprechi e le risorse utilizzate. Il fatto è che, in futuro, durante le missioni spaziali più lunghe, ci sarà una maggior domanda di sistemi alimentari autosufficienti che non dipendano dai rifornimenti della Terra.

Monsi Roman, responsabile del programma Centennial Challenges della NASA, ha spiegato che hanno deciso di invitare il pubblico a pensare a una prospettiva diversa verso un problema che in passato non era stato preso in considerazione.

Fra le tante proposte arrivate, quella vincente è stata battezzata Electric Cow: permette di convertire l’anidride carbonica e i rifiuti in cibo, utilizzando microrganismi e stampanti 3D. Qui trovate l’annuncio dei vincitori.

Un altro team, invece, ha proposto agli astronauti di coltivare carne partendo da cellule staminali, mentre un’altra ha permesso di produrre alternative alla carne partendo da cellule di insetti.

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Le proposte presentate dovevano tenere conto di diversi fattori come il valore nutritivo, il gusto e la sostenibilità. Solitamente la dieta degli astronauti consiste in cibo preconfezionato e, durante le missioni più lunghe, è possibile che si perdano per strada nutrienti e gusto. Inoltre gli astronauti hanno anche meno possibilità di basare la loro dieta sulle loro preferenze individuali.

Altro fattore da considerare è che il senso del gusto può cambiare nello spazio. Grazie alle soluzioni proposte, però, gli astronauti potrebbero beneficiare di una maggior varietà di cibi. Inoltre potrebbero avere anche la possibilità di prodursi da soli il proprio cibo.

Nonostante queste proposte fossero orientate verso lo spazio, in realtà i concetti base possono essere applicati anche sulla Terra soprattutto per quanto riguarda l’agricoltura urbana e la produzione di alimenti in ambienti difficili.

I 18 team vincitori della sfida hanno ricevuto ciascuno 25mila dollari. Tuttavia la NASA non ha ancora approvato la Fase II, quella relativa alla reale realizzazione di tali progetti.