Dopo le indicazioni di Massimo Galli, dopo le esortazioni dell’immunologo Sergio Abrignani, ora tocca al CNR divulgare i consigli per mangiare in sicurezza in questo Natale 2021 funestato dalla variante Omicron.
Il vademecum è stato realizzato da Gianluca Sotis, responsabile dell’Unità servizione e protezione del CNR. Fondamentalmente si tratta sempre delle solite, care, vecchie regole di buon senso che ci accompagnano da un paio d’anni, ma che in molti continuano a ignorare (qualcuno ha detto mascherina sotto al naso? Gente appiccicata alle casse del supermercato? Mascherina abbassata per starnutire?).
Questo il vademecum, che ripassare non fa mai male:
- Se ci si incontra fra persone che si frequentano di solito, non c’è bisogno di particolari attenzioni perché fanno parte di quella che viene definita la bolla famigliare
- Se ci si incontra con persone al di fuori della bolla famigliare (traduci con: parenti o amici che non vedi già tutti i giorni), bisogna adottare qualche accortezza in più
- Proteggere anziani e persone con patologie da contatti ravvicinati, anche se con persone famigliari
- È meglio che in queste riunioni natalizie anzia e persone con patologie siano state vaccinate con la terza dose
- Ancora meglio se chi arriva a casa in visita è anche lui vaccinato con la terza dose (il vademecum non parla di incontri con persone non vaccinate, ma basta fare due+due per avere la risposta)
- Stare distanziati anche a tavola, evitando di spostarsi di continuo
- Tenere areato l’ambiente aprendo di frequente le finestre, garantendo così il ricambio d’aria
- Utilizzare i dispositivi di protezione se ci sono nonni, persone anziane o persone con patologie (la mascherina va usata)
- Il tampone può aiutare a capire se una persona è positiva, ma non è possibile basarsi solo su quello: il molecole è più preciso dall’antigenico, ma un test negativo non deve esimere dal rispetto delle misure sopra elencate