Natale sempre più caro: gli italiani spenderanno 340 mln in più per il cibo

Quest'anno imbandire la tavola per il Natale sarà davvero caro: le associazioni di settore calcolano una spesa di 340 milioni in più.

Natale sempre più caro: gli italiani spenderanno 340 mln in più per il cibo

Sarà un Natale amaro? Forse – almeno durante il periodo più bello dell’anno non vogliamo fare i pessimisti, e siamo certi che la compagnia di parentame e amici sarà comunque piacevole. Quel che che è certo, tuttavia, è che sarà un Natale decisamente più caro: non dovrebbe naturalmente sorprendere nessuno apprendere che ci troveremo a fare i conti con aumenti su pressoché l’intera linea della spesa alimentare, con alcune associazioni di settore – Codacons e Assoutenti – che hanno deciso di farci del male e mettere a confronto i prezzi del cibo dello scorso anno con quelli attuali. Com’è che si diceva? Beata ignoranza, occhio non vede cuore non duole? Ecco, purtroppo i numeri parlano chiarissimo: in media imbandire la tavola natalizia costerà 340 milioni di euro in più.

Panettoni, pandori e non solo

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Partiamo con i due dolci icone dello spirito natalizio, bastioni da cui si organizzano due ferocissime forze rivali che si danno battaglia dall’alba dei tempi: ci stiamo riferendo, ovviamente, al panettone e al pandoro. Ecco, prima fitta al cuore (o al portafoglio, che in certi casi è un po’ la stessa cosa): stando ai dati riportati dal Codacons per quelli industriali si registrano aumenti in media del 37%, con picchi che arrivano a toccare il +59%. Ahia. “Per quasi 100 mila tonnellate di dolci natalizi prodotti dai grandi soggetti industriali” calcola il Codacons ” a parità di consumi gli aumenti di questi due prodotti potrebbero valere complessivamente 260 milioni di euro”.

Ma la tavolata di Natale è grossa, e per imbandirla non basta certo un panettone o un pandoro (no, nemmeno quello di Chiara Ferragni con lo spolvero rosa): “Rispetto allo scorso Natale si spende oggi il 10,5% in più per la carne, il 10% in più per il pesce, il 21,6% in più per le uova, il 41,7% in più per il burro, il 52,3% in più per l’olio di semi” sottolinea Assoutenti. Il prezzo dell’olio di semi, naturalmente, è determinato soprattutto dalla guerra in Ucraina. “Lo zucchero sale del 49%, la verdura del 15,2%, l’acqua minerale del 15,5%. Forti aumenti anche per il latte, i formaggi (+16,8%), il riso (+35,3%), farina e cereali (+23,5%), il pane (+15,9%) e la pasta (+21,3%)”. Quest’anno doppia dose di lenticchie, che c’è bisogno di soldi.

E che Natale sarebbe senza l‘albero? In questo caso il Codacons segnala un rincaro medio del 40% per quanto riguarda gli alberi sintetici venduti dalle principali catene commerciali, mentre le luci e le catene luminose (che mica vorrete lasciarlo spoglio?) “registrano incrementi medi del 25%, e per le classiche palline e decorazioni per l’albero di Natale, i cui prezzi salgono mediamente del 20%”.