Una consegna con sorpresa – e che sorpresa. Una coppia di New York ha raccontato di aver ordinato una semplice zuppa da un ristorante di Koreatown, quartiere etnico della Grande Mela, salvo poi trovare al suo interno un topo morto. I nostri protagonisti, che evidentemente non hanno gradito l’apporto proteico in omaggio, non hanno esitato a documentare il tutto con foto e video poi pubblicare il tutto sui propri canali social come prova inconfutabile del ritrovamento; e hanno poi deciso di intentare una causa contro il ristorante in questione.
“Cameriere, c’è un capello nella mia minestra”
L’intera vicenda, al di là delle ripercussioni giuridiche, ha naturalmente attirato l’attenzione dei media locali e internazionali. Ma andiamo con ordine: la coppia aveva ordinato, come già accennato, un piatto di zuppa. “Dopo aver cercato un consulente legale, io e mio marito ora ci sentiamo di condividere quanto è successo durante il fine settimana” ha scritto Eunice Lucero-Lee sul suo profilo Instagram. “Abbiamo ordinato da un noto ristorante di Koreatown, ma nel nostro cibo c’era qualcosa di disgustoso”.
La stessa Lucero-Lee ha preso tutte le precauzioni del caso nel rendere la vicenda pubblica, e ha specificato che la sua denuncia non è affatto legata a stereotipi razziali o a una retorica dell’odio: “Andiamo in questo ristorante da un decennio e siamo orgogliosi sostenitori della cucina e della cultura asiatica” si legge nel post. “Questo incidente non alimenta in alcun modo l’odio o il pregiudizio basato sulla razza, e avrò un problema con chiunque utilizzi questi post per portare avanti una narrativa del genere”.
Le intenzioni della coppia sono chiare: condividere quanto è accaduto per “diffondere la consapevolezza e, si spera, assicurarsi che le persone giuste siano ritenute responsabili“. Una rapida ricerca sul sito del dipartimento della salute di New York svela che il ristorante in questione, chiamato Gammeeok, ha ottenuto una misera “C” negli esami delle autorità sanitarie locali; con un’ispezione datata 18 gennaio che ha portato alla luce diverse violazioni sanitarie, che spaziano da sporcizia generale alla carenza di equipaggiamento per difendere il cibo da “potenziali fonti di contaminazione”.
Ma al di là delle ispezioni, le foto pubblicate dai nostri protagonisti non mentono: trovarsi un roditore morto nel piatto è decisamente grave. Ciononostante, il ristorante ha risposto colpo per colpo alle accuse e affermato che le dichiarzioni della coppia “non hanno senso”.
“Siamo aperti 24 ore su 24 e ci sono sempre almeno 3 o 4 persone in cucina” ha spiegato un portavoce. “Non c’è modo per cui un topo riesca a evadere le persone e a entrare in una pentola poggiata sul fuoco. Se davvero ci fosse stato un topo così grande non ce lo saremmo perso. C’è anche una registrazione video del processo di registrazione. Abbiamo controllato l’intero processo di preparazione della zuppa, ma non abbiamo riscontrato alcun problema”. Insomma, il mistero si infittisce: chi potrà aver mai piazzato il topastro nel cibo della coppia?