Niko Romito: è scontro sui soldi pubblici al suo Campus Ricerca e Alta Formazione

Sindacati e associazioni di categoria unite scrivono alla Regione Abruzzo per bloccare il finanziamento di un milione e mezzo di euro con i soldi del microcredito.

Niko Romito: è scontro sui soldi pubblici al suo Campus Ricerca e Alta Formazione

Tutti contro Niko Romito: un appello che tiene insieme sindacati e associazioni di categoria, un fronte unico che chiede di bloccare il finanziamento pubblico al Campus Ricerca e Alta Formazione dello chef. Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno scritto alla Regione Abruzzo perché sia “immediatamente bloccata la proposta di legge attraverso la quale si punta a fornire un contributo finanziario di un milione e mezzo di euro, al progetto, prelevando le risorse dai fondi del microcredito FSE”. La motivazione: “incomprensibile e iniqua la scelta di attingere un importo di tale rilievo dai fondi destinati al microcredito, sottraendo preziose risorse da un plafond finanziario che dovrebbe servire per supportare le tante piccole e medie imprese abruzzesi in difficoltà”.

Abbiamo quindi da un lato uno dei più grandi chef italiani, tre stelle nel suo ristorante Reale a Castel di Sangro, che ha puntato tutto sulla valorizzazione del territorio, sia come ingredienti, sia portando alla ribalta mondiale un angolo di mondo tutt’altro che noto. Dall’altro quello stesso territorio che rivendica un riconoscimento e un’autonomia, soprattutto economica. Contro un mega progetto quale il Campus Ricerca e Alta Formazione che aveva già fatto parlare di sé: il microcredito, afferma il comunicato, “negli ultimi anni e’ stato ossigeno per le aziende del territorio, al punto da consentire la nascita di 4.500 nuove imprese, che oggi operano con profitto nel sistema economico e sociale regionale. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, con la pandemia che ha messo in ginocchio centinaia di famiglie, provocato la chiusura di tante attività e costretto molte altre a combattere per la sopravvivenza, è fondamentale mantenere una visione d’insieme, che ponga al primo posto gli interessi generali della comunità abruzzese”.

[Fonte: Ansa]