Nuova Zelanda: cercare di risolvere la carenza di uova adottando dei polli è una pessima idea

I cittadini della Nuova Zelanda stanno cercando di risolvere il problema della carenza di uova in modo geniale: adottando dei polli. Solo che è una pessima idea.

Nuova Zelanda: cercare di risolvere la carenza di uova adottando dei polli è una pessima idea

Oggi sembra essere la giornata delle idee geniali. Se in Gran Bretagna gli inglesi hanno pensato bene di buttare via il Baileys avanzato dalle feste di Natale gettandolo nei lavandini (e intasandoli), ecco che in Nuova Zelanda gli abitanti hanno pensato bene di cercare di risolvere la carenza di uova adottando dei polli. Solo che è una pessima idea: le associazioni animaliste stanno mettendo in guardia questi improvvisati allevatori wannabe del fatto che i polli poi vanno gestiti sul lungo periodo. E che no grazie, non vogliono avere anche orde di polli abbandonati poi quando ci si rende conto di cosa voglia dire convivere con dei pennuti d’allevamento.

In Nuova Zelanda si adottano polli per sopperire alla carenza di uova

uova

Non solo in Australia, ma anche in Nuova Zelanda c’è un problema di carenza di uova. E sempre per lo stesso motivo. Dal 1 gennaio 2023 gli allevamenti in gabbia in batteria sono fuorilegge. Gli allevatori hanno provato ad adeguarsi a tale legge, ma ci vorrà ancora del tempo prima di riuscire a tornare in pari. Proprio gli allevatori, infatti, hanno spiegato che mancano all’appello centinaia di migliaia di polli per poter soddisfare la domanda del mercato.

Per questo motivo, i supermercati hanno imposti dei limiti di acquisto, ma nonostante questo molti scaffali sono vuoti. Dunque come fare? Da qui l’idea geniale dei neozelandesi: perché non prendere delle galline in modo da prodursi da sé le uova?

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Proprio per questo motivo, nel corso dell’ultima settimana sono aumentate le ricerche online per polli e questioni relative al loro allevamento. Inoltre sono aumentati anche gli annunci online di gente che cerca galline.

Però è qui che si inserisce la SPCA, l’ente di tutela degli animali della Nuova Zelanda: gli aspiranti allevatori di pollame dovrebbero frenare un po’ i facili entusiasmi. Apparentemente questa sembra una buona idea, ma bisogna evitare di prendere dei polli a meno che poi non si voglia prendersene cura a lungo termine.

Il fatto è che molti di questi aspiranti allevatori improvvisatisi, non devono avere cercato bene su Google visto che non sanno che:

  • i polli possono vivere anche per più di 10 anni
  • le galline potrebbero non produrre uova tutti i giorni
  • spesso le galline producono uova solo per i primi 2-3 anni di vita
  • alcune galline ci mettono mesi in un nuovo ambiente prima di iniziare a deporre le uova

Solamente nel corso del 2022, la SPCA ha accolto ben 370 polli, la maggior parte dei quali abbandonati o sequestrati per per motivi di tutela del benessere animale. Coloro che sono intenzionati ad allevare galline anche a scopo famigliare, devono sapere che bisogna prenderne almeno tre in quanto sono animali sociali. Inoltre devono avere ampi spazi, un pollaio pulito, cibo e acqua tutti i giorni e anche cure veterinarie.

Bisogna poi rispettare leggi locali e nazionali per la detenzione, quindi bisogna assicurarsi di conoscerle perfettamente prima di prendere dei polli.