Pace del Mela: panettiere faceva il dentista, denunciato per abuso di professione

A Pace del Mela, provincia di Messina è stato scoperto un panettiere che faceva il dentista. L'uomo è stato denunciato per abuso di professione.

Pace del Mela: panettiere faceva il dentista, denunciato per abuso di professione

Andiamo a Pace del Mela, in provincia di Messina: qui un uomo di 55 anni che, in teoria, avrebbe dovuto essere un panettiere, in realtà faceva il dentista. Per questo motivo, una volta scoperto dalla Guardia di Finanza, è stato denunciato per abuso di professione.

Chiariamo: non è che un medico, un dentista o un qualsiasi altro sanitario non possa svolgere un altro lavoro non attinente alla professione sanitaria. Si può, ma bisogna comunicarlo nelle giuste sedi e bisogna avere i giusti titoli di studio (in questo caso sta al commercialista modificare la partita IVA in modo che comprenda entrambi i lavori che non devono essere incompatibili fra di loro. Ovviamente il requisito fondamentale è che la persona in questione abbia davvero conseguito una laurea in una professione sanitaria).

In questo caso il 55enne aveva una partita IVA che lo autorizzava a svolgere il lavoro di panettiere, ma non di dentista. In passato l’uomo aveva svolto anche altri lavori, ma come carrozziere, ristoratore, antiquario e anche commerciante di sementi, ma niente a che fare con una professione sanitaria.

La Guardia di Finanza si era insospettita quando aveva notato un eccessivo e continuo flusso di pazienti che si recavano nello studio del presunto dentista. Giunti sul posto per i controlli del caso, lo hanno scoperto mentre visitava una paziente seduta sulla poltrona medica. A questo punto le Fiamme Gialle hanno scoperto che l’uomo aveva sì una partita IVA, ma come panettiere, non come dentista.

Per questo motivo hanno provveduto a denunciarlo per esercizio abusivo della professione. Nel frattempo lo studio e le attrezzature sono stati sequestrati. In aggiunta l’uomo è anche stato multato per non aver rispettato i protocolli anti diffusione Coronavirus.

Sul posto, poi, è arrivata anche l’Asp di Messina, su precisa richiesta della Guardia di Finanza: controllando i locali, hanno confermato quanto già notato dalle Fiamme Gialle, cioè che erano state violate le basilari norme igienico-sanitarie.