Palermo: chiusi 5 mercati rionali, troppo alto il numero di positivi

A Palermo il sindaco ha deciso di chiudere 5 mercati rionali: è ancora troppo alto il numero di positivo, sono necessarie ulteriori restrizioni.

Palermo: chiusi 5 mercati rionali, troppo alto il numero di positivi

Palermo ha deciso di chiudere 5 mercati rionali: è ancora troppo alto il numero di positivi al Coronavirus, è necessario inserire nuove restrizioni.

È stato il sindaco Leoluca Orlando a emanare questa nuova ordinanza che proroga dal 25 marzo al 2 aprile la chiusura di cinque mercatini rionali di Palermo. In una nota stampa il sindaco ha spiegato che la decisione si è resa necessaria per riuscire a ottemperare alla richiesta inoltrata da Renato Patrizio Costa, commissario ad acta per l’emergenza da Covid-19 e da Claudia Emilia Sannasardo del dipartimento di Prevenzione.

I mercatini chiusi saranno quelli di:

  • Arenella di via San Vincenzo De Paoli (solitamente aperto il giovedì dalle ore 7 alle ore 14)
  • Zen di via Gino Zappa (solitamente aperto il giovedì)
  • Partanna Mondello di via Apollo (solitamente aperto il giovedì)
  • Don Orione di via Jung, via Don Gnocchi e via Cimbali (solitamente aperto il venerdì)
  • Sferracavallo di via Proserpina e via Pegaso (solitamente aperto il mercoledì mattina)

Le autorità sanitarie hanno provveduto, poi, a inviare un documento all’Amministrazione comunale e al prefetto di Palermo. In esso viene spiegato che, in base alle rilevazioni eseguite dal 14 al 20 marzo 2021, è necessario attuare restrizioni in diverse circoscrizioni dell’Area Metropolitana di Palermo. Questo perché il trend dei nuovi positivi si mantiene costante nel corso del tempo e non accenna a diminuire.

Alla luce di questi fatti, si è ritenuto così necessario un maggior periodo di osservazione di minimo due settimane: questo periodo servirà per valutare l’andamento epidemiologico dei nuovi casi positivi giornalieri in modo da capire come modificare le restrizioni in atto.

Ricordiamo che anche in Campania sono stati chiusi i mercati rionali e settimanali, inclusi quelli alimentari, per evitare assembramenti.