Pane, il Consiglio di Stato accoglie l’appello della Cia: la produzione è un’attività agricola

Fare il pane rientra a tutti gli effetti tra le attività agricole: il Consiglio di Stato ha accolto l'appello di Cia - Agricoltori.

Pane, il Consiglio di Stato accoglie l’appello della Cia: la produzione è un’attività agricola

Lo scorso dicembre vi raccontammo della decisione di Cia – Agricoltori italiani di ricorrere in appello al Consiglio di Stato per far rientrare la produzione di pane tra le cosiddette attività agricole, in modo tale che potesse di fatto beneficiare di un regime fiscale dedicato. La sentenza del Consiglio, dopo un’analisi evidentemente accurata, è arrivata appena una manciata di ore fa e ha esito positivo: il verdetto del Tar del Lazio n.4916/2021, che aveva di fatto escluso dalle attività agricole la “produzione di prodotti di panetteria freschi” e la “produzione di pane”, è stato annullato e l’appello della Cia accolto in maniera formale.

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I giudici amministrativi, ricorda Cia ripercorrendo l’iter giudiziario, avevano accolto un ricorso di Fippa, la Federazione italiana panificatori e affini con il conseguente annullamento dei Regolamenti ministeriali 2010 e 2011 nelle parti in cui inserivano la produzione di pane tra le attività connesse a quella agricola. Un’esclusione che determinava, quindi, l’applicazione del più gravoso regime di tassazione stabilito per le attività commerciali e non più quello riservato agli agricoltori.

“Questa sentenza mette la parola fine a tutta la vicenda ed è molto importante perché mette al riparo i panificatori agricoli dalla possibilità che l’Agenzia delle Entrate possa agire nei loro confronti per il periodo di vigenza dei precedenti Regolamenti” ha commentato a tal proposito Cia, “questo chiarendo definitivamente che si tratta di una categoria distinta e non equiparabile, dal punto di vista fiscale, a quella dei panificatori commerciali”.