Pasta cotta con il gas spento? “Meglio con la pentola a pressione” sostiene Giovanni Soldini

Anche il velista Giovanni Soldini sostiene la cottura passiva della pasta, con il gas spento - consigliando per di più l'utilizzo di una pentola a pressione.

Pasta cotta con il gas spento? “Meglio con la pentola a pressione” sostiene Giovanni Soldini

Tra le numerose (e tendenzialmente disastrose) conseguenze del caro bollette ci siamo soffermati sull’adozione di una tecnica che, in tempi normali, avrebbe senza ombra di dubbio attirato occhiate diffidenti e, con ogni probabilità, un poco pietose – del tipo che si riserva per coloro a cui manca qualche rotella, per intenderci. Ci stiamo riferendo, naturalmente, alla cosiddetta cottura passiva della pasta, ossia al processo che porta a cuocere il piatto in questione tenendo il gas spento: all’appello inizialmente promosso dal Premio Nobel Giorgio Parisi si è infatti unito il velista Giovanni Soldini che, indossando un cappello da chef in occasione del World Pasta Day, ha snocciolato tutti i suoi trucchi per ridurre al minimo i consumi in cucina (appresi per necessità durante le lunghe navigazioni) che, ovviamente, comprendono anche la cottura passiva; anche se con un accorgimento particolare: l’utilizzo di una pentola a pressione.

pasta

“Io faccio tutto con la pentola a pressione” ha spiegato a tal proposito Soldini. “Ho cominciato a usarla in barca perché abbatteva i consumi di acqua ed energia, riducendo anche tempi di cottura e risolvendo problemi di sicurezza a bordo. Diverse soluzioni con una mossa sola, tanto che ora non posso più rinunciarci neanche a casa”. L’esperienza di Soldini trova per di più risonanza in una ricerca condotta da Lagostina sulla preparazione della pasta con la pentola a pressione, che ha evidenziato un risparmio medio di acqua dell’80%, con picchi dell’88%, e una netta riduzione dei tempi di cottura.

Nel dettaglio, ciò che è emerso dai test è che per ogni 100 gr di pasta nella pentola tradizionale si utilizza circa un litro d’acqua contro a solo 0,2 litri in pentola a pressione; e se una famiglia cucinasse la pasta sei volte al mese, spenderebbe solo 1,50 euro di gas all’anno in pentola a pressione contro i 28 euro della cottura tradizionale, con un risparmio del 95%. Parisi e Soldini non sono gli unici a schierarsi dalla parte della cottura passiva: recentemente il vessillo della pasta col gas spento è stato innalzato anche da Barilla.