Pausa pranzo: ne faremmo a meno per uscire prima dal lavoro

Pausa pranzo: ne faremmo a meno per uscire prima dal lavoro

Pausa pranzo, gli italiani sarebbero disposti a rinunciare al secondo pasto più importante della giornata, dopo la colazione, pur di risparmiare un’ora di tempo e magari sperare di uscire un po’ prima dal luogo di lavoro. È quello che è emerso da un recente sondaggio che indaga le abitudini degli italiani quando sono fuori a pranzo.

Veepee, creatore e leader delle vendite evento online, ha infatti deciso di condurre un’indagine tra gli iscritti al suo sito per capire come gli italiani affrontano la pausa pranzo. Ebbene, il 72% degli intervistati sarebbe disposto a rinunciare alla pausa pranzo per uscire un’ora prima dal lavoro. Soprattutto in estate, quando la testa è ancora alle vacanze, ma il corpo ci riporta inevitabilmente in ufficio.

Rinunciare al pranzo non è però consigliabile: sappiamo, infatti, che non dovremmo mai saltare i pasti. E allora gli italiani si adottano. Del resto siamo il paese della schiscetta, della lunch box piena di piatti sani, nutrienti e che sono di nostro gusto. E che magari ci fanno risparmiare un po’. Per il 66% il pranzo al sacco è la scelta migliore per poter mangiare anche in pausa pranzo in modo sano, mentre per il 29% è una questione decisamente economica.

Il 37% di chi prepara il pasto per l’ufficio lo fa la sera prima, pensando appositamente a cosa dovrà mangiare il giorno dopo a pranzo. In estate si preferiscono piatti freddi come insalata di pollo e riso freddo, mentre in inverno preferiamo mangiare zuppe e torte salate.

E chi non ha tempo? Il food delivery rimane la scelta per il 15% degli intervistati: volete mettere la comodità? Altra questione: mangiare in ufficio o magari con i colleghi? Per il 62% degli intervistati proposta bocciata: va di moda il social eating, per mangiare in pausa pranzo con amici e parenti e staccarsi completamente dal logorio del lavoro.