Pesca illegale di datteri di mare: condannato a 6 anni il capo della banda

Vi ricordate del caso di pesca illegale di datteri di mare a Napoli e Capri? Ecco: è stato condannato a 6 anni il capo della banda.

Pesca illegale di datteri di mare: condannato a 6 anni il capo della banda

Era il marzo 2020 quando la maxi inchiesta sulla pesca illegale di datteri di mare a Napoli e Capri, quella coordinata dalla Procura di Napoli, faceva discutere. Ebbene: adesso, dopo due anni, è stato condannato a sei mesi di carcere il capo della banda di datterari di Castellamare di Stabia.

Per la precizione, la condanna è di sei anni, due mesi e venti giorni di reclusione per A.C. L’imputato è stato condannato in quanto ritenuto responsabile dei reati di:

  • inquinamento
  • disastro ambientale
  • danneggiamento

Inoltre, secondo la Procura, l’imputato è probabilmente collegato alla criminalità organizzata di Castellamare di Stabia. Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Giulio Vanacore, era lui che si immergeva per distruggere le rocce ed estrarre così i datteri di mare.

pescatore

All’epoca l’uomo venne colto in flagranza di reato mentre risaliva dai fondali marini con 25 kg di datteri appresso. Inoltre le intercettazioni telefoniche fatte permisero di scoprire che l’imputato pescava di frodo i datteri di mare nelle zone di Punta Scutolo, Vico Equense, Punta Campanella e Capri. Insieme a lui c’erano anche altri due uomini: per loro sono state comminate pene minori, sempre per attività illecite.

Inoltre sono stati confiscati anche un’auto e un gommone che servivano per la pesca e il trasporto dei datteri, oltre a diverse somme di denaro. Ma questo è solo l’inizio.

Adesso bisogna attendere i responsi per alti 19 datterari e per rivenditori, pescherie e ristoranti della zona che acquistavano questi datteri di mare pescati di frodo. Anche per loro, infatti, è previsto un procedimento penale.

Legambiente, costituitasi parte civile nel processo, ha spiegato che si tratta di una sentenza storica. La pesca di frodo dei datteri di mare è una vera e propria emergenza ambientale che crea un danno incalcolabile all’ecosistema marino.

Legambiente lancia poi un appello anche ai consumatori: quando si ordina al ristorante un piatto di linguine ai datteri o li si compra in pescheria, ci si rende responsabili di un atto illegale e si compie un grave reato ambientale.

Valentina Romoli, legale dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, ha poi sottolineato come tutti gli imputati fossero già recidivi per lo stesso tipo di reato. Solo che, fino a qualche anno fa, al massimo ricevevano delle multe. Ma adesso non è più costì: si parla ora di delitti e non di semplici contravvenzioni.